Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/264

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Di’ poco, e tosto parti, e piú non torna.
MIRTILLO.
In troppo piccol fascio,
Crudelissima ninfa,
Stringer tu mi comandi
Quell’immenso desio, che se con altro
Misurar si potesse
Che con pensiero umano,
Appena il capiria ciò che capire
Puote in pensiero umano.
Ch’i’ t’ami, e t’ami piú della mia vita,
Se tu noi sai, crudele,
Chiedilo a queste selve,
Che tei diranno; e tei diran con esse
Le feré loro, e i duri sterpi e i sassi
Di questi alpestri monti,
Ch’i’ ho si spesse volte
Inteneriti al suon de’ mie’ lamenti.
Ma che bisogna far cotanta fede
Dell’amor mio, dov’è bellezza tanta?
Mira quante vaghezze ha ’l ciel sereno,
Quante la terra, e tutte
Raccogli in picciol giro: indi vedrai
L’ alta necessitá dell’arder mio.
E come l’acqua scende, e ’l foco sale