Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/275

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Quest’amorosa voglia.
Che svenata ho col ferro
Del tuo santo rigor, qual innocente
Vittima a te consacro.
E tu, Mirtillo, anima mia, perdona
A chi t’è cruda sol dove pietosa
Esser non può; perdona a questa solo
Nei detti e nel sembiante
Rigida tua nemica, ma nel core
Pietosissima amante:
E se pur hai desio di vendicarti,
Deh qual vendetta aver puoi tu maggiore
Del tuo proprio dolore?
Che se tu se’ ’l cor mio,
Come se’ pur mal grado
Del cielo e della terra,
Qualor piagni e sospiri,
Quelle lagrime tue sono il mio sangue,
Que’ sospiri il mio spirto; e quelle pene
E quel dolor che senti,
Son miei, non tuoi, tormenti.