Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/322

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Pien d’ira o di disdegno,
Col suo fido Melampo
E con la cara mia dolce mercede.
LINCO.
Oh dispietato Silvio! oh garzon fiero!
E tu, che festi allor? non ti sdegnasti
Della sua fellonia?
DORINDA.
Anzi, come s’appunto
Il foco del suo sdegno
Fosse stato al mio cor foco amoroso,
Crebbe per l’ira sua l’incendio mio:
E tuttavia seguendone i vestigi,
E pur verso la caccia
L’interrotto cammin continuando,
Non molto lunge il mio Lupin raggiunsi,
Che quinci poco prima
Di me s’era partito; onde mi venne
Tosto pensier di travestirmi, e ’n questi
Abiti suoi servili
Nascondermi sí ben, che tra’ pastori
Potessi per pastore esser tenuta,
E seguir e mirar comodamente
Il mio bel Silvio.