Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/321

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Trovai Melampo, il cane
Del bellissimo Silvio, che la sete
Quivi, come cred’io, s’avea giá tratta,
E nel prato vicin posando stava.
Io, ch’ogni cosa del mio Silvio ho cara,
E l’ombra ancor del suo bel coq>o, e l’orma
Del piè leggiadro, non che ’l can da lui
Cotanto amato, inchino,
Subitamente il presi:
Ed ei, senza contrasto,
Qual mansueto agnel meco ne venne.
E mentre i’ vo pensando
Di riconáurlo al suo signore o mio,
Sperando far, con dono a lui sí caro,
Della sua grazia acquisto,
Eccolo appunto che venia diritto
Cercandone i vestigi, e qui fermossi.
Caro Linco, non voglio
Perder tempo in narrarti
Minutamente quello
Ch’è passato tra noi;
Ma dirò ben, per ispedirmi in breve,
Che dopo un lungo giro
Di mentite promesse e di parole,
Mi s’è involato il crudo,