Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/397

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Alle parole di Mirtillo-invitta,
Con intrepido cor cosí rispose:
Pensi dunque, Mirtillo,
Di dar col tuo morire
Vita a chi di te vive?
Oh miracolo ingiusto! Su, ministri;
Su, che si tarda? ornai
Menatemi agli altari. —
Ah! che tanta pietá non volev’io,
Soggiunse allor Mirtillo,
Torna cruda, Amarilli;
Chè cotesta pietá sí dispietata
Troppo di me la miglior parte offende:
A me tocca il morire. — Anzi a me pure,
Rispondeva Amarilli, che per legge
Son condennata. — E quivi
Si contendea tra lor, come s’appunto
Fosse vita il morire, il viver morte.
Oh anime bennate! oh coppia degna
Di sempiterni onori!
Oh, vivi e morti, glorYosi amanti!
Se tanto lingue avessi e tante voci,
Quant’occhi il cielo, e quante arene il mare
Perderian tutte il suono e la favella
Nel dir appien le vostre lodi immense.