Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/431

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A te dunque la vita
Salvò l’onda pietosa
Perchè te la togliesse il crudo padre?
Santi Numi immortali,
Senz’ il cui alto intendimento eterno
Nè pur in mar un’onda
Si move, o in aria spirto, o in terra fronda;
Qual sí grave peccato
Ho contra voi commesso, ond’io sia degno
Di venir col mio seme in ira al cielo?
Ma s’ho pur peccat’io,
In che peccò il mio figlio?
Chè non perdoni a lui,
E con un soffio del tuo sdegno ardente
Me folgorando non ancidi, o Giove?
Ma se cessa il tuo strale,
Non cesserá il mio ferro.
Rinnoverò d’Aminta
Il doloroso esempio;
E vedrá prima il figlio estinto il padre,
Che ’l padre uccida di sua mano il figlio.
Mori dunque, Montano: oggi morire
A te tocca, a te giova.
Numi, non so s’io dica
Del cielo o dell’inferno,