Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/53

Da Wikisource.

capitano della guardia a cavallo e giovane piuttosto feroce, per certo omicidio appostogli, tirato insidiosamente in castello vi fu strozzato, dando voce di un colpo apopletico; e il suo pinguissimo patrimonio ridotto nel fìsco ducale.1 Insomma Alfonso Il e il lungo suo regno potrebbero dirsi la più viva espressione e quasi un simbolo di ciò, che fu tutta insieme la dominazione e la progenie degli Estensi: vo’ dire un misto di liberale e di misero, di magnanimo e di crudele, d’abietto e di nobile, per modo che il nome d’Este ondeggia nella ricordanza fra l’ammirazione e il disprezzo, l’affetto e l’aborrimento: e tanto più perchè a cotesta schiatta privilegiata tocca- 1 Vedi per tutto questo gli storici della Casa d’Este e di Ferrara, Muratori, Frizzi ec. Como pittura contemporanea della corte d’Alfonso son notabili i Discorsi del conte Annibaie Romei ferrarese stampati in Venezia noi 1585.