Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/54

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rono, con ventura unica piuttosto che rara, poeti come Ariosto, Tasso e Guarini; storici come Leibniz, Gibbon e Muratori.1 Si amerebbe vedere il Guarini, ormai disingahnato dei principi e delle corti, vivere a sè alle lettere, alla famiglia; poiché gli restava modo di farlo in onesta agiatezza, e in una quasi patriarcale tranquillità. E lo fece per qualche tempo. «Io ora sono nel bene perchè godo la libertà, godo i miei studj, governo la mia casa, la mia famiglia; e quello fo per me che farei per altrui, se come sono economo, così fossi politico».2 Ma doveva toglierlo nuovamente a quel tenore di vita per l’una parte 1 Ebbe anche la ventura d’intrecciare le sue origini leggendarie alla epopea nazionale dellaGuerra d’Attila; epopea alla quale, per riuscire voramente grandiosa e splendida, non ha mancato se non un gran poeta che le desse le belle forme dell’arto. * Lett, 196.