Vai al contenuto

Pagina:Il Re del Mare.djvu/227

Da Wikisource.

il re del mare 223

cielo, intercettando completamente la luce solare e proiettando sull’oceano delle ombre tetre.

Gli uccelli marini, da veri uccelli delle tempeste, si sollazzavano in bande fitte nei cavi o sulle creste delle onde, lasciandosi portare dal vento, salutando la tempesta con grida assordanti.

Si vedevano i giganteschi albatri correre fra i cavalloni, poi alzarsi bruscamente, descrivendo fulminei giri; i rompitori d’ossa calare a stormi assieme alle sule fuligginose, mentre in aria volteggiavano le fregate.

Il Re del Mare teneva però splendidamente testa all’uragano, sormontando facilmente le onde che lo assalivano da prora e che urlavano e muggivano sui suoi fianchi. Sandokan e Yanez avevano dato ordine a Horward di attivare i fuochi, onde cercare di giungere a Mangalum prima che l’uragano si scatenasse, sapendo che l’approdo sarebbe diventato allora pericolosissimo.

Alla sera la burrasca si scatenava con furore estremo, mentre l’incrociatore non era ancora in vista del picco dell’isola.

La prudenza consigliava di prendere il largo, onde non esporre la nave al pericolo di venire sbattuta contro qualche roccia.

— Aspetteremo che si calmi prima d’avvicinarci a Mangalum — aveva detto Sandokan. — Abbiamo ancora combustibile per un paio di giorni.

Il Re del Mare aveva volta la prora a ponente, non essendovi in quella direzione nè banchi, nè scogliere. L’uragano lo assaliva allora con violenza inaudita, imprimendogli delle scosse spaventevoli.

Tutti erano in coperta, perfino Darma e sir Moreland.

Le onde, vere montagne mobili, si rovesciavano addosso all’incrociatore con muggiti assordanti, ostacolandogli la marcia e minacciando di trascinarlo ben lontano dalla sua rotta.

— Una burrasca terribile — disse sir Moreland a Darma, la quale si teneva riparata tra la torre poppiera e la murata del cofferdam. — La vostra nave avrà molto da fare a cavarsela.

— Che vi sia pericolo di affondare? — chiese la giovane, senza però manifestare alcuna apprensione nel tono della voce.

— No, almeno per ora, miss. Il Re del Mare è una nave a prova di scoglio e nessuna ondata potrà demolirla.

— Che onde gigantesche, però!

— Enormi, miss. Ed è qui, in questi paraggi, che raggiungono delle altezze spaventevoli. Ritiratevi, non è il vostro posto qui. Vi è del pericolo.