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lac d'amour | 9 |
«Forse questo vecchio buono sapeva dove…. Credi che fosse in relazione…?»
Jeanne accennò di no. Nel settembre successivo al luglio doloroso il suo disgraziato marito era morto a Venezia, di delirium tremens. Ella era andata a villa Flores nell’ottobre e là nello stesso giardino dove anche la marchesa Scremin era venuta aprendo a Don Giuseppe il suo povero vecchio cuore tribolato, gli aveva espresso il desiderio che Piero sapesse di questa morte, sapesse di poter pensare a lei, se ciò gli avvenisse mai, senza ombra di colpa. Don Giuseppe l’aveva prima dolcemente sconsigliata dal perdersi dietro a quel sogno, e poi le aveva detto, con sincerità intera, che nessuna notizia gli era pervenuta mai di Piero dal giorno della sua scomparsa.
Temendo altre domande, schiva di sentirsi toccar la ferita da mani inesperte, Jeanne desiderò uscire dall’argomento.
«Raccontami pure del tuo frate» diss’ella. Ma proprio allora si udì nell’anticamera la voce di Carlino.
«Adesso no» rispose Noemi. «Stasera.»
Carlino entrò, fasciato il collo di seta bianca, brontolando contro il Lac d’amour che infine era una grandissima corbellatura, e infettava poi anche