Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/276

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L'uomo politico. 265 V. Fok. Poiché pertanto questo l'abbiamo sepa- ,0 Con bastante precisione dal rimanente, come quello che fu delimitato per mezzo di ciò che £ d'altri in confronto di ciò che è proprio (1), questo stesso alla sua volta non è forse duopo spartirlo, posto che vi troviamo ancora un punto ch« ceda ai taglio? Sock. giov. Certamente. For. E mi pare infatti che lo troveremo; ma vienimi dietro e taglia con ine. Socr. giov. In che punto? Fok. Tutti i reggitori quanti ne possiamo penare, che fanno uso del comando, forse che non troveremo che comandano acciò che si faccia qualche cosa? Socr. giov. Come no? For. Ebbene, tutte le cose che si fanno, dividerle in due parti non è poi tanto difficile. Sock. giov. Come dividerle? Fok. Di tutte quante alcune sono inanimate, altre animate. (1) Goè il re comanda per autorità propria: l’autorità del re pertanto, in quanto c autorità regia, non è ojjni specie di autorità, ma solo quella che egli ha da

  • Messo: in questo senso si può dire che l’autorità
hc non è propria serve a definire, o a delimitare,

l iutorita regia. K fiuCCAKOLl, li Sofiilu. 35 266