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le industrie incanalando anche queste regioni nel movimento evoluzionistico della civiltà moderna.

Con questo parallelo fra la variazione della distribuzione altimetrica della popolazione e le condizioni economiche del paese chiudo il breve commento fatto alla tabella da me compilata non senza notare però, che volendo soffermarsi allo studio particolare dei singoli bacini si avrebbe a raccogliere una più ricca messe di osservazioni. Una cosa ancora vogliamo ricordare: a qualcuno potrebbe forse sembrare più utile il nostro studio se fosse stato fatto invece che pei singoli bacini, per le valli.

Notiamo subito che si presenta una certa difficoltà nello stabilire il punto dove termina una valle laterale e dove comincia l’arteria principale e che è precisamente in questi punti di incrocio che si trovano i maggiori centri di agglomeramento. Questo è il caso della Valle dell’Adige. Non si. andrebbe però molto lontani dal vero attribuendo alla Valle dell’Adige tutto il territorio fra 0 e 250 m. del bacino del Noce, dell'Avisio, del Leno, della Fersina e degli altri affluenti minori.