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24 IL TRENTINO.

del Baldo si spinge nell’Adige, che taglia a Borghetto (e un tempo tagliava alquanto più a S. a Ossenigo), poi pei M. Lessini bizzarramente serpeggia fino alla cima di Campobrun (2043 m.). Di qui risale a N., attraversando le modeste cime del M. Pasubio (2236 m.). del M. Maggio (1857 m.) fino all’Astico, che prima divide e poi costeggia; piega a levante, raggiunge la cima Manderiolo, (2035 m.) dove fa un angolo retto, e si spinge con un gomito alla Brenta, che pure tronca fra Tezze e Primolano (mentre un tempo arrivava forse fino alla confluenza col Cismone). Di qui risale senza norma fino alla confluenza del torrente Vanoi nell’Astico, va, per breve tratto, a ritroso dell’Astico, si eleva al M. Pavione (2336 m.). al M. Pietina (2144 m.) alla cima Piz (2171 m.) (ed è qui che include un tratto di territorio del bacino della Piave) e alla Croda Grande (2872 m.) Da questo punto rientra nel dominio delle vedrette; e procedendo sempre a grandi zig-zag, costeggia il ghiacciaio di Fradusta, traversa l’altopiano delle Pale di S. Martino (2698 m.), lambisce le falde del Cimon della Pala e — qui di nuovo includendo una porzione del bacino della Piave — con linea retta si spinge fino alla vedretta della Marmolata, che divide, e giunge al M. Mesola (2645 m.), dove cessa la coincidenza col confine politico austriaco-veneto e comincia il confine amministrativo col Tirolo. Questo scorre sul Sasso di Capello (2579 m.), si dirige a N. fino al M. Pisciadù (3008 m.), scende al P. di Sella (2218 m.), sfiora la sommità del M. Pallaccia (2341 m.) e (declinando verso S. e SW) quelle del Kesselkogl (3002 m.), del Rosengarten (2998 m.), del Latemar (2741 m.) e finalmente a W. la cima di Rocca (2440 m.), dalla quale scende per portarsi sul dorso settentrionale della catena, includendo nel Trentino il paese di Trodena, in prevalenza tedesco, ma allacciato da forti e antichi vincoli economici alla comunità italiana di Fiemme; riguadagna la linea di vetta col M. Corno (1808 m.) per scendere rapido all’Adige che traversa fra Cadino (217 m.) e Salorno (224 m.). Dalla valle dell’Adige si innalza all’Horraut (1167 m.) e poco dopo si piega in direzione parallela all’Adige, sfiorando il Corno di Tres (1812 m.), il M. Roen (2115 m.), il P. della Mendola (1360 m.), il Penegal (1738 m.), il Gantkofel (1866 m.)