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378 | IL BUON CUORE |
- Borromeo Leonardi Contessa Rosanna, Piazza Borromeo, 7.
- Borromeo Scotti Contessa Lodovica, Via Manzoni, 41.
- Brini Gnecchi Amalia, Corso Venezia, 14.
- Casati Airoldi Nob. Paolina, Via Guastalla, 3.
- Castelli Sormani Camilla, Via Meravigli, 12.
- Castiglioni Giulini Nob. Giulia, Via Chiaravalle, 9.
- Confalonieri Cremascoli Contessa Rachele, Via Vincenzo Monti, 23.
- Cornelio Massa Myriam, Via Castelfidardo, II
- Crespi Ghilieri Teresa, Via Borgonuovo, 18.
- De Francisci Sessa Nob. Anita, Via S. M. Valle, 7.
- Fontana Rosa, Via S. Francesco d’Assisi, 7.
- Gavazzi Gnecchi Pia, Via Brera, 18.
- Gnecchi Romanoni Lyda, Via Monte Pietà, I.
- Gnecchi Sessa Maria, Via Gesù, 8.
- Greppi Frigerio Nob. Fanny, Via Monte Pietà, II.
- Jacini Borromeo Contessa Elisabetta, Via Lauro, 3.
- Litta Modignani Cicogna Marchesa Guenda, Via Pantano, I.
- Mapelli Borromeo Contessa Livia, Via Borromeo, 2.
- Marietti Besana Nob. Fanny, Via Monforte, 30.
- Marietti Brini Teresa, Via Borgospesso, 21.
- Marietti Greppi Nob. Virginia, Piazza S. Sepolcro, 2.
- Orombelli Marietti Nob. Lina, Via Monforte, 15.
- Pecori Contessa Sofia, Via Rovani, 9.
- Porta Spinola Arnaboldi Nob. Lena, Piazza Belgioioso, 2.
- Rossi Elena, Via S. Raffaele, 3.
- Radice Fossati Marietti Maria, Via Cappuccio, 13.
- Sassi Pratolongo Nob. Camilla, Via Monforte, 35.
- Sessa Fumagalli Annetta, Via S. Spirito, 7.
- Sessa Vittadini Adele, Via Ariosto, I.
- Soragna Borghi Marchesa Maria, Via Manzoni, 40.
- Venegoni Bianchi Camilla, Via Guastalla, 9.
- Venini Padulli Cont. Marianna, Via S. Maurilio, 21.
- Vogel Gaulia Maria, Via Rovani, 9.
- Zuccoli Amalia, Viale Garibaldi, 14.
Per l’Asilo Infantile Convitto Luigi Vitali
PEI BAMBINI CIECHI.
Voi li conoscete già i bambini ciechi dell’Asilo Infantile Monsignor Luigi Vitali: molti fra i lettori del Buon Cuore sono diventati di quei poveri piccini, non solo generosi benefattori, ma anche buoni amici.
Quei cari bimbi sono molto socievoli e vi vengono incontro, lieti e festosi come vi vedessero. In una prima visita che farete loro, dopo le vacanze, nella casa di Via Mozart, vi mostreranno una novità: una bella cameretta linda, candida, a sinistra appena entrati. Ma lasciamoli parlare, essi stessi, mentre vi prendono per mano e vi presentano i begli oggetti di ferro, smaltati in bianco: «Venga a vedere (non mi è occorso mai di udire adoperare tanto spesso questo verbo come dagli ospiti minuscoli dell’Asilo dei ciechi ai quali parrebbe dover esser sconosciuto): venga a vedere: questo è il lettino
sul quale il medico ci ha visitati: è senza sponde, perchè non vi facciamo la nanna, ma è bellino, bellino, tutto bianco e qui, ecco, c’è la bilancia ove fummo pesati e quest’asta lunga lunga ha servito a misurare quanto siamo alti: come ci siamo divertiti! E qui, su questo bel tavolino, c’erano i cucchiai che il medico ha adoperato per aprirci la bocca e guardarci in gola. Quello ci ha divertito un po’ meno, ma il tavolino non ne ha colpa ed è bello anch’esso, cosi liscio, liscio, vede?»
⁂
Fin qui la descrizione fatta dai bambini ciechi: ora la perorazione ancora in nome loro.
Sicuro, la cameretta, nuovamente arredata, oltre essere bella, linda, candida, è proprio necessaria per una accurata visita medica. Ma gli arredi, indispensabili a farla funzionare, rappresentano una nuova spesa. Ma forse è caro a voi (e non crederei pretesa fuor di posto il sopprimere quel forse, perchè conosco il vostro cuore e so che spesso un appello fatto in nome dei piccoli ciechi, seminato fra voi, cade in terreno fecondo di bene) forse, e senza forse dunque è caro a voi io vi suggerisca un nuovo modo per sollevare il bilancio dell’opera pia.
Rammentate? Abbiam chiesto, prima ancora che i bimbi ciechi fossero raccolti nella primitiva casetta, i lettini per loro e i lettini arrivarono, contrassegnati da un nome caro, da una data, triste o lieta, benedetti tutti da un pensiero di carità. I poveri bimbi, i corredini dei quali furono nuova prova di benefico interessamento, oltre che riposare nei bei lettini, devono cominciare a studiare nella camera di scuola: si chiedono i banchi di scuola e non mancano le offerte anche a questo scopo: ma i piccoli studentelli, i grandi, piccoli giocatori passano, nel giorno del Signore, dall’aula di studio, dallo stanzone di gioco, nella divota tribuna della Cappella dell’Istituto: sorge il bisogno degli inginocchiatoi; risponde spontaneo il desiderio di regalarli: i bei comodini, accanto a ciascun letto, trovano pure un generoso donatore.
Ed ora? Ecco qui; il costo dell’intero arredamento della cameretta è di L. 300.
È aperta una nuova gara gentile per colmare questa spesa che sarà sempre più apprezzata di mano in mano che cure sapienti e premurose s’inizieranno in quella stanza per dare almeno un po’ di robustezza a quei poveri piccini.
Date il vostro contributo, buoni amici dei piccoli ciechi, persone afflitte, persone benefiche, voi specialmente, mamme felici; che guardate con pietosa mestizia la stanzetta bianca, che gioia per voi poter contribuire alla spesa per il lettino, pensando con gratitudine alla buona salute dei vostri figlioli, o per la bilancia, oggetto indispensabile in casa vostra, ove ha preceduto l’arrivo del vostro bimbo; oggetto preparato per lui, perchè destinato a segnare, ve l’auguro con tutto il cuore, i suoi progressi e la vostra gioia in proporzione ad essi.
Vi vedo, nella vostra bella casa, affidare alla bilancia il vostro piccino e, con moto istintivo, tutto materno,