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IL BUON CUORE 63


generale tentazione del piacere, della gloria, della ricchezza. Dove tutti caddero vinti, dove uomini e popoli s’inchinarono desiosi di piacere, onori, ricchezze solo Cristo raccolse triplice trionfo sull’infame tentazione.

Da quel momento perdette la sua forza la tentazione: cessa d’essere l’arbitra dei destini degli uomini, anzi agli uomini Cristo la consegnò legata e vinta.

Chi — in seguito di tempo — avrebbe ceduto alla tentazione non gridi e non ne incolpi la forza potente suggestiva, perchè per quanto violenta essa nelle mani d’un cristiano non tiene forza maggiore d’un fuscello di paglia. Cristo soccorre coi suoi esempi, colla sua grazia: invincibile il cristiano nel suo libero arbitrio, ne — ove ceda — può diversamente che libera cedendo al nemico la propria coscienza e volontà!....

Nil sub sole novum! Teorie fallaci e moderne vi dicono l’uomo vittima dell’ambiente, del fato, del destino, unico padrone delle cose nostre. Perciò inutile ed incomoda una lotta che s’ingaggi contro la seduzione, il peccato, il vizio, cose tutte che si hanno per una forza esteriore. Scompare adunque il lecito, l’illecito dal momento che noi ne siamo i passivi, le vittime, dal momento che l’uomo altro non è se non ciò che lo creano il caso, le circostanze, le tentazioni: un risultato della fatalità....

Cristo ha ben detto diverso assai!

Cristo si preparò alla tentazione nel deserto... Nella decorsa settimana il frastuono del mondo, del piacere, delle ricchezze ha impedito la voce di Dio. Nel silenzio Dio parla e versa le sue grazie nelle anime lavorandole per le lotte cristiane.

Dunque il silenzio ha da essere una abitudine della vita, in ogni tempo dovremmo saperci raccogliere per meditare lontani dal mondo. Nessun tempo più adatto propizio dell’incominciata quaresima.

B. R.

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi


OBLAZIONI.

Ingegnere Carlo Mina, in memoria di suo padre |||
 L. 50 ―
Signora Amalia Staurenghi Fossati |||
   » 30 ―

SOCI AZIONISTI.

Signora Lina Simonetta |||
 L. 5 ―
» Coletta Rosnati |||
   » 5 ―
Donna Carlotta Negri |||
   » 5 ―
Signora Santina Valerio (2 azioni) |||
   » 10 ―
Principessa Madeleine Barbiano di Belgiojoso (3 azioni) |||
   » 15 ―
» Matilde Barbiano di Belgiojoso |||
   » 5 ―
Principe Emilio Barbiano di Belgiojoso |||
   » 5 ―
S. E. M.me de Nisard |||
   » 5 ―
S. E. M. de Nisard |||
   » 5 ―
Marchesa Montecuccoli Cicogna (2 azioni) |||
   » 10 ―
» Guerrieri-Gonzaga |||
   » 5 ―
Marchese Guerrieri-Gonzaga |||
   » 5 ―
Contessa Luisa Casati |||
 L. 5 ―
Conte Alessandro Casati |||
   » 5 ―
Signora Adele Rondoni |||
   » 5 ―
Professore Agostino Pasini |||
   » 5 ―
Signora Caterina Sironi |||
   » 5 ―
» Rosa Bertarelli |||
   » 5 ―
» Olga Bertarelli |||
   » 5 ―
Dottore cav. Ambrogio Bertarelli |||
   » 5 ―
Commendatore Tomaso Bertarelli |||
   » 5 ―
Signorina Bianca Gallone |||
   » 5 ―
» Erminia Gallone |||
   » 5 ―

CASA DI RIPOSO PEI CIECHI VECCHI

OBLAZIONI.

Somma retro L. 7162 -

Ingegnere Carlo Mina, in memoria di suo padre |||
   » 50 ―


Totale L. 7212 —

OPERA PIA CATENA

(CURA DI SALSOMAGGIORE).


In un mestissimo anniversario, raccomandandosi alle preghiere dei buoni |||
   » 10 ―
Signor ing. Carlo Mina in memoria di suo Padre |||
   » 10 ―
Sessa dott. Giuseppe |||
 L. 100 ―
Vercesi Pasquale |||
   » 10' ―
Gnecchi cav. uff. Ercole |||
   » 10 ―
Signora Adami Pirelli Maria |||
   » 10 ―
Calvi Clotilde |||
   » 10 ―
Sessa Riva Annetta |||
   » 10 ―
Carelli Lombardi Adele |||
   » 10 ―
Monti Oldi nob. Edvige |||
   » 10 ―
Vercesi Maria |||
   » 10 ―
Facchini Ponzio Emilia |||
   » 10 ―
Sessa Sessa Lina |||
   » 10 ―
Calderara Budelli Giulia |||
   » 10 ―
Clerici Massimini Fanny |||
   » 10 ―
Castiglione nob. Elvira |||
   » 10 ―

(Continua).


NUOVI PATRONI.

Signori: Sessa dott. Giuseppe — Vercesi Pasquale — Gnecchi cav. uff. Ercole.

NUOVE PATRONESSE

Signore: Vercesi Maria — Facchini Ponzio Emilia — Calde• rara Bardelli Giulia — Silva Ortelli Paola — Cusi Girompini Nair.

PENSIERI


Seduta al mio tavolino da studio, vado con la mente confrontando il passato al presente. Ieri la famiglia, gli amici, gli agi, la vita attiva faticosa delle grandi città; oggi la solitudine, l’abbandono, lo sconforto, la miseria anche; quassù in un’umile casetta di campagna, sola, lontana da tutti, dimenticata, in lotta continua coi bisogni, con le privazioni, coi dolori, coi malanni: ho mia madre, è vero; ma vecchia ed infermiccia. Qual differenza! perché? non lo so! non voglio saperlo! Il destino? la perversità degli uomini? l’uno? l’altro? forse tutti e due!....