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IL BUON CUORE 163


garlo a Cristo, e Pietro innalza sul distrutto e rovesciato trono dei Cesari violenti e sanguinari il pacifico stendardo delle schiere cristiane, della libertà di Cristo!...

Solo adunque la virtù divina dello Spirito Santo può operare negli animi così potenti trasformazioni e mutare giovani imbelli in eroi da leggenda.

Se mai vi fu tempo in cui agii uomini occorrano convinzioni forti e sentite, in cui loro occorra sincerità e forza, questo è dei nostri giorni. Il nostro secolo — in una più vasta coltura, ma non profonda — ha creato un esercito di mezze convinzioni, di mezze coscienze, di incerte e fluttuanti volontà. Da questi nulla aspettatevi se non un egoismo brutale, una società scettica, un ambiente di molli ed effeminati, poichè troppe menti hanno perduto la verità, e troppi cuori sono i miseri schiavi della propria vigliaccheria, della prepotenza altrui, del rispetto umano.

Venga e sopra di noi discenda lo Spirito Santo! Sia i! raggio celeste che riempia la mente degli splendori del vero: sia il raggio di fortezza — soave nel modo, forte e vigoroso nell’esecuzione — che penetri nel nostro cuore, ritrovi l’energia e la trasumani così da renderla degna di combattere le grandi battaglie dello spirito.

B. R.

Per il 23.° Congresso Eucaristico mondiale


L’entusiastica preparazione.

(Nostra corrispondeuza speciale).

Vienna, Maggio 1912.

Vienna ha avuto tante altre cure: i cattolici han dovuto prepararsi a battersi per le elezioni comunali, dove il blocco giudaico-massocinico-socialista tenta di riprendere il dominio della città, e — dopo il crollo delle elezioni politiche di giugno — non si sa se la vittoria arriderà loro così facilmente. Ma tutte queste cure non bastano a distoglierli dall’argomento massimo, per il quale i cittadini viennesi, ossequienti alla Chiesa, vogliono dimostrare quanta viva fede vibri tuttavia nei cuori di Vienna Cattolica. Voglio dire del prossimo Congresso Eucaristico internazionale.

Sotto la presidenza di S. E. il cardinale arcivescovo dott. Nagl, si continuano a tenere nel palazzo arcivescovile le sedute presidenziali del comitato preparatorio, il quale rende conto del procedere dei lavori di allestimento del Congresso.

In una delle ultime sedute, il segretario generale, consigliere spirituale Müller, a nome del comitato di propaganda, comunicò, che in tutte le diocesi si son formati dei comitati di signori e di signore, aventi per iscopo la propaganda del congresso. Dalla cancelleria centrale vennero già impartite le necessarie istruzioni. Anche all’estero si lavora attivamente. Così vi sono alcuni posti di propaganda a Monaco, Manchester, Berlino, Colonia, Mannheim, New-Orleans, Rotterdam, Parigi, Kempten, Dublino. Per l’Italia si sa che lavora attivamente il vostro «Comitato dei pellegrinaggi Eu-
caristici». Dall’Austria-Ungheria s’attende una forte partecipazione al Congresso.

S. Em. comunica, che si sono avvisati come partecipanti al Congresso anche il cardinale Fischer di Colonia e il vescovo di Metz.

Dopo che il prelato Seywald ebbe riferito riguardo allo stato finanziario, ed il prelato Müller ebbe parlato in nome della sezione liturgica, specialmente per la partecipazione dei riti non latini, e dopo l’elezione di un comitato speciale per la decisione del cerimoniale alle processioni, il prelato Widiner, a nome del «Comitato degli alloggi», parlò del progresso dei lavori di questa sezione.

Qui vien fatta notare la necessità di concedere una speciale attenzione all’affitto di interi quartieri, perchè si attende una grande affluenza di forestieri. Pel ricevimento viene istituito un sotto-comitato con a capo il barone Spens-Boden.

In seguito parla il prelato Cecconi a nome della commissione per la decorazione. La decorazione del portone Burg viene affidata ad un comitato speciale. Il prelato Swoboda fa una proposta provvisoria per la scelta delle chiese per le diverse nazioni. Dopo che il parroco proposto Mord ha parlato dell’attività della commissione per i viaggi, e il canonico Schnabl ha riferito circa l’invito diffuso alle orchestre ed ai cori ecclesiastici; il canonico conte Esterhazy ha parlato della attività dell’ufficio della stampa; il professore Seydl ha fatto rimarcare l’animato intervento dei circoli studenteschi di tutte le nazioni ai preparamenti del Congresso.

Come potete constatare, l’opera di preparazione procede incessante e fruttuosa. Ma a meglio dimostrare come sia assicurato l’immenso successo della manifestazione Eucaristica, posso fornirvi altri particolari molto utili.

Il XXIII Congresso Eucaristico mondiale a Vienna dev’essere per Vienna e per l’Austria anzitutto una incomparabile rivista d’armata della sua popolazione cattolica.

E realmente oggi tutto dimostra che, non solo gli austriachi tedeschi, ma anche tutte le altre parti della Monarchia prenderanno parte, mandando alla capitale del Regno centinaia, anzi migliaia di rappresentanti delle loro regioni. Si possono già vedere i successi dell’attiva propaganda emanante dall’ufficio di propaganda e corrispondenza. In tutte le parti del Regno è sorto un vivo interesse per il Congresso, tanto fra i cattolici che fra gli avversari della Chiesa. Gli scritti e le domande che arrivano sempre più numerosi alla cancelleria centrale, testificano tale interesse a cui si aggiungono le polemiche e gli attacchi sui giornali d’opinione contraria, e l’interpellanza ostile del deputato ebreo Breiter al Parlamento. Quelli del partito contrario vorrebbero appunto influire sull’esito del Congresso, descrivendolo come una riunione di partito, e tentando di attirarlo nelle acque della politica.

A tale scopo però non riusciranno mai, perchè tutti i cattolici e gli intellettuali non cattolici sono convinti che questo Congresso non serve a nessun intento po-