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318 IL BUON CUORE


ai bravi montanari che abbiamo ammirato in questi giorni per le vie di Vienna; in Francia invece il mondo ufficiale resta completamente in disparte. Vero è che la Francia non ha ora il suo governo. Come rappresentante della capitale della Francia, vi assicuro, ha detto il card. Amette, che tornerà presto il trionfo di Cristo. All’uopo invoco la preghiera di tutti i congressisti austriaci, italiani, spagnuoli, ecc.».

Le parole del card. Amette sono state accolte da un subisso di applausi interminabile.

Il Cardinale ha saputo far vibrare le più intime fibre di tutta la numerosissima assemblea.

Il Congresso si chiude nel nome del Papa.

Dopo di lui è salito alla tribuna il card. Van Rossum, che ha parlato con la solita energia, pure accolto da grandi applausi, come avviene sempre, quando egli porta la parola del Sommo Pontefice.

Il card. Van Rossum ha espresso la sua soddisfazione per la riuscita del Congresso ed ha ringraziato l’Imperatore, che ha mostrato al mondo con un esempio splendido, che la Casa di Absburgo non ha cambiato per il passare degli anni, i cardinali, i vescovi, le autorità dello Stato e del municipio e tutti coloro che hanno con la loro presenza e con la loro opera cooperato all’ottima riuscita del Congresso. Rivolgendosi infine ai popoli dell’Impero, così si è espresso: «Riportate nei vostri paesi una grande devozione al Santissimo Sacramento. Ciò vi darà la forza affine di rimanere fedeli alla vostra fede e fedeli come figli alla Chiesa romana. Echeggia in questi giorni attraverso le contrade dell’Austria il grido di «Ios von Rom»: è il grido dei nemici delle vostre anime, dei nemici della vostra bella patria. Fortificati nella vostra fede, l’unica vera fede, contrapponete a quel grido l’altro grido «Andiamo con Roma, fermi nella nostra santa fede, fermi nella Chiesa cattolica, fermi nel Papa, fermi nel Santissimo Sacramento dell’altare». Il Cardinale ha concluso con queste parole: «Il Santissimo Sacramento sia il sole della luce, della vita, della felicità per tutti i popoli dell’Austria e così si perpetui ciò che così bene risuona nel vostro inno popolare: Il sole di Dio risplenda in pace sopra un’Austria felice».

Solenne è stato il momento in cui il Cardinale Legato ha impartito dalla tribuna la Benedizione Papale: quarantamila persone erano inginocchiate. Il Padre lontano, da Roma, comunicava ai figli qui raccoltisi di tutte nazionalità, di tutte le lingue e di tutte le classi sociali la sua benedizione, che scendeva come conforto sublime su tutti, riuniti nell’unico pensiero religioso attorno al Padre comune.

Dopo la benedizione i tedeschi hanno intuonato l’inno imperiale, che, cantato con entusiasmo da una folla imponente, ha prodotto il massimo effetto. L’entusiasmo è stato anche maggiore, quando già chiusa la seduta, il Card. Van Rossum si è accinto a partire. Si è elevato allora un coro di evviva, e un gruppo molto rilevante di italiani è scoppiato in grida di Viva il Papa! Viva Pio X!

(Continua).

Giovedì, 3 ottobre, nella splendida Chiesa di S. Alessandro in Milano, si univano in matrimonio la gentilissima signora Contessa Sofia Bazzero Mattei coll’illustre signor Conte Luigi Arborio Mella di Castello Alfero.

La nohil coppia, circondata da uno stuolo di distinte personalità dell’aristocrazia milanese, ebbe l’onore di avere per testimonii il signor Conte Giberto Borromeo Arese ed il signor Conte Federico Arborio Mella.

La cerimonia religiosa fu compiuta dall’illustrissimo Mons. Polvara, il quale con parola eletta ma sopratutto cordiale, ricordava ai giovani sposi gli altissimi uffici del matrimonio cattolico, augurando loro pace, fecondità e longevità.

Al Municipio fungeva da Ufficiale di stato civile l’ill.mo Conte Stefano Jacini, consigliere comunale, ed a testimoni il signor Conte Giberto Borromeo Arese ed il signor Conte Gerolamo Mapelli.

Il Santo Padre, Pio X, in sì fausta circostanza impartiva agli sposi, con effusione di cuore, qual pegno delle migliori grazie, l’Apostolica Benedizione.

L’Eminentissimo Cardinale Fircivescovo degnavasi far tenere ai nobili sposi un veneratissimo suo autografo con la sua Pastorale Benedizione.

Quanti hanno la fortuna di conoscere gli squisiti sensi che albergano nell’animo della giovane coppia, non possono a meno di inviarle i loro augurii pià fervidi. Educazione ed Istruzione


Tributo di riconoscenza


Il Collegio delle Dame Inglesi in Lodi, premiato con medaglia d’oro per eccellenza d’indirizzo e lavori molto pregiati, merita l’attenzione di chi sta scegliendo un istituto di educazione per collocarvi le proprie figliuole. Si è segnalato, e si segnala tuttora pel fatto imponente di aver trionfato per un secolo, malgrado le scosse, le vicende, le mutazioni, che in sì lungo periodo hanno sfinite altre ottime istituzioni.

Ma il senso della riconoscenza è più forte di questo freddo calcolo della ragione, e mi piace ripetere, mentre già spunta l’alba della nuova annata scolastica, quanto il benemerito Istituto meriti di essere sorretto, aiutato a compiere le sue nobili e salde aspirazioni. Alla squisita profondità dell’istruzione antica, allo stu-