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IL BUON CUORE 207


commercio con altre nazioni, di contemplare anche gli scambi della merce uomini. Certo non ci lusinghiamo di ottener molto di più• ora dai paesi come gli Stati Uniti, che ad ogni momento minacciano restrizioni alla nostra immigrazione e, pur sfruttandola del loro meglio, ostentano dì ridi ricercarla, ma all’iniziativa ai pubblici poteri deve sottentrare l’iniziativa privata. Un compito all’azione dei privati sarebbe appunto quello di preparare la solidarietà del proletariato nord-americano in favore dei nostri immigrati. Già altre volte dimostrammo che il movimento operaio indigeno è il solo vero arbitro del mercato del lavoro negli Stati Uniti, ed è il solo efficace tutelatore dell’operaio in un paese dove tutto concorrerebbe a sfruttarlo in modo inumano. Gli accordi internazionali tra le grandi organizzazioni operaie hanno fatto molto nei paesi continentali: citiamo, per esempio, l’organizzazione internazionale edile. Prima che essa si costituisse in quei paesi d’Europa, dove emigrano per ogni stagione i nostri operai muratori, manovali e sterratori, loro accadeva ciò che accade attualmente negli Stati Uniti. — Essi capitavano all’estero, ci affermava recentemente l’on. Felice Quaglino, il segretario generale della Federazione edilizia italiana, e non avevano alcun punto di contatto coi colleghi indigeni. Solidarietà era per essi una parola scono sciuta. Le conseguenze di tanta ignoranza erano che ad ogni scoppiare di sciopero gl’italiani fossero gli strumenti passivi degl’imprenditori, contribuendo inconsciamente alle sconfitte degli operai tedeschi. I tedeschi intrapresero per i primi un’azione di difesa, fondando un giornale in lingua italiana esclusivamente per i nostri emigranti. Nel 1902 comìnciammo e poi proseguimmo ogni inverno a visitare i paesi d’origine degli emigranti e a fare una intensa propaganda contro il crumiraggio, per la solidarietà internazionale e per l’organizzazione. Il lavoro tu difficile, ma oggi possiamo dire con soddisfazione che l’emigrazione italiana non costituisce più un pericolo per i nostri compagni dell’estero. Parecchie migliaia d’italiani sono organizzati nelle Leghe tedesche; gli altri se anche si tengono appartati, non si prestano più generalmente, a fare i crumiri. Il loro contegno durante la grande serrata edilizia di quest’anno in Germania n’è la prova evidente. Ancora un paio d’anni di lavoro assiduo e dopo — speriamolo almeno — non vi sarà più ragione alcuna di lamentarsi. Le Federazione Americana del Lavoro dissente

ancora troppo da questi intendimenti. Samuele Gompers, suo presidente, venne in Italia non per iniziare trattative con le nostre. Leghe, ma per cercare di dissuadere la nostra emigrazione dal recarsi negli Stati Uniti. Tuttavia anche negli Stati Uniti si incomincia a comprendere la nuova necessità. L’eSempio è venuto dal Massachussets, dove molti nostri operai, stretti in società d’indole nazionale, si sono federati alle Unioni americane del Lavoro, ritraendo da queste adesione tutte le migliori agevolazioni, e prima di tutte quella di una potente difesa dei loro interessi professionali. EUGENIO BERNARDELLI.


Beneficenza


Per lo sventurato musicista Riportansi Un cuore materno

L. D90,— » IO, —

Pia Gavazzi Gnecchi n i O,— Proximus tuus Nob. Paolo Frigerio., • NN Ottavia Savardo Mariani NN N. D.

" 5,— ’P i o, — » Io,-" 25, — » 5,— n 5,— Totale. L. 270,—

Ricapiti: Tip. Ed. L. F. Cogliati, Corso Romana, 17, — A. M. Cornelio, Monte Pietà, i o Castelfidardo,

01-- EFi A r-)I A CATENA (Per la cura dl Salsom▪ aggiore) Signora Ronchetti Bruni Teresa (2a offerta). L. 5o — R. B. per l’onomastico di G. C. /5-Signora Cesati Rt inmele Emilia 7) IO — Sessa Eerrario Giulia. IO — [sacchi Valtolina Maria IO — NUOVE PATRONESSE Signora Cesati Rummele Emilia — Signora Sessa Ferrario Giulia. SOCIA PERPETUA. Signora Ronchetti Bruni Teresa.

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