Pagina:Il buon cuore - Anno XIII, n. 07 - 14 febbraio 1914.pdf/2

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dati nell’esercito inglese, cui si devono per lo meno 600 conversioni. La lista dei religiosi offre 44 nomi, printO e principale quello del già accennato Maria Clemente Hofbauer, canonizzato da Pio X il 20 maggio 1909. Noi non dimenticheremo così presto le pagine magnifiche scritte intorno a quest’Uomo provvidenziale da Giorgio Goyau nel suo genialissimo libro L’Allemagne leligieuie. Anche in questa lista l’Italia occupa un posto d’onore coll’agostiniano Stefano Bellesini, col francescano Leopoldo di Gaiche, col barnabita Francesco Saverio Maria Bianchi, con Gaspare del Bufalo fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue, col passionista Gabriele dell’Addolorata, coll’,alcantarino r gidio di San Giuseppe, col P. Ludovico cia Casoria (che incontrò un biografo degno di lui nel Cardinale Capecelatro), col gesuita Giuseppe Maria Pignatelli, col P. Vincenzo «Pallotti fondatore della Congiegazione che da lui ha preso il nome, con don Giovanni Bosco la cui storia in due volumi redatta dal sacerdote Lemoyne che gli fu segretario fedele costituisce uno dei libri più interessanti che si conoscano. Altri italiani ancora ci passano innanzi e con loro molti stranieri: di quesit merita accenno speciale il belga Damiano Devenster, grande benefattore dei lebbrosi, i quali accanto al nome suo hanno posto anche quello del salesiano Michele Unia. Le 38 religiose hanno in testa Giulia Billiart, Maria Maddalena Postel, Maddalena Sofia Barai„ «la figlia del fuoco D: tre stelle francesi di luce primaria accanto alle quali figurano degnamente le italiane Maddalena di Canossa, Bartolomea Capitanio, Vincenzo Gerosa, ed altre, la veggente tedesca Caterina Emmerich, la illustre convertila inglese Elisabetta Seton, e Bernardina Soubirous, la fanciulla privilegiata di Lourdes. Il laicato si afferma con sette uomini e otto donne. Ouelli: Domenico Savio (uno dei primi allievi di don Bosco), Nunzio Sulprizio (un fiore degli i,bruz-, zi), Giovanni Battista Jossa, già usciere di tribunale a Napoli, Leone Dupont di Tours, Francesco Maione di Santa Anastasia (Noia), Luigi Avellino di Vico Equense e Contardo Ferrini. Le dieci pagine che il Kempf dedica al grande romanista cristiano sono fra le migliori del libro; insieme coll’articolo che sul Ferrini• scrisse nelle Historisch-politische Bliitter di • Monaco di Baviera, il parroco Weiss di Zugo (Svizzera), esse ’concorreranno a popolarizzare anche in Germania•la splendida figura dell’uomo che a cattolici addita con efficacia vigorosa la via degli alti studii. Le otto donne sono capitanate da due regine, vanto esse pure d’Italia: Maria Clotilde di Sardegna, consorte di Carlo Emanuele II e Maria Cristina di Savoja, consorte di Ferdinando II e madre di Francesco II di Napoli. Dopo di loro la romana Anna Maria Taigi, donna del popolo. Elisabetta Canori Mora, essa pure di Roma e rn-2•Iie di un avvocato, Elisabetta Sanna di Sassari e di famiglia contadinesca, la lucchese Gemma Galgani figlia di un far macista, la lorenese Carolina Barbara Carrè de MaLberg, modello di madre cristiana; e pur qui incontriamo un fiore dell’isola di Malta: Adélaide Cirri, la provvidenza degli orfani. Non ci dilunghiamo attraverso i vasti campi, segnalati, del martirio... Lo sguardo ne è abbagliato, e prepotentemente vengono nelle labbri i versi galoppanti della versione magnifica che Luigi Venturi nei suoi Inni della Chiesa fa del.«Te Deum». Gli apostoli che sono Splendore del tuo trono Le schiere dei magnanimi Che profe,taro il ver; I cori sfolgoranti Dei martiri e dei santi, E di tua Chiesa i popoli Sparsi nel mondo inter Tutti, nel gran tesoro Dell’esultanze loro, Il Padre, o Dio, confessano D’immensa maestà. Che sei; col vero e solo Eterno tuo Figliuolo E col divin Paraclito Augusta Trinità! i * •

Soggiungeremo invece, in traduzione fedele, la conclusione del libro del P. Kempt, che può dirsi una illustrazione magistrale del tratto citato dell’inrio ambrosiano. «Questi privilegiati figli o figlie della Chiesa cattolica sono sfilati dinanzi ai nostri occhi come una rassegna di eroi; veri eroi dello spirito, stelle fulgenti, che segnano agli altri la via delle cime, caratteri saldi alle tempeste, uomini dei sentimenti più nobili e di una profondità di cuore meravigliosa, che le gioie ed i dolori del prossimo provarono come se fossero di loro stessi, puri cristalli in cui rispecchiano i raggi dell’eterna beltà in magnificenza affascinante. «Furono una lunga splendida schiera; e pure il nostro lavoro lo sentiamo incompleto e pieno di lacune. Tutti gli Stati sono rappresentati in questo famedio, naturalmente più abbondante il ceto ecclesiastico e religioso. Ma anche quasi tutte le classi del laicato segnano dei vincitori nella lotta per la virtù: nessuna età manca, ’dal-tenero fanciullo vivace fino al vegliardo stanco. Non la spensieratezza e la passione della gioventù, non le sollecitudini della vita, non malattie nè aridità hanno potuto essere di impedimento alla santità. ( C011 tiri

).

Il Municipio di Milano ha ordinato 200 abbonamenti per distribuire in tutte le scuole i fascicoli

dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZE.