Pagina:Il buon cuore - Anno XIII, n. 14 - 4 aprile 1914.pdf/6

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siose e pavide ch’egli avesse effettuató il suo triste proposito! Si pregò assai e si moltiplicarono visite e soccorsi. Dio trionfò finalmente in quel povero cuore e il giovane malato, chiese egli stesso i Sacramenti e morì serenamente, dimostrando viva riconoscenza alle sue benefattrici. a Una Dama di S. Vincenzo, entrata in una famiglia, la trovò in deplorevoli condizioni -morali; basti dire che il padre, bestemmiatore, ascritto alla setta massonica, maltrattava,la moglie inferma e dava pessimi esempi ai numerosi figli; per un anno la buona Signora, d’accordo colle Suore, attese pazientemente, ma con poco frutto apparente, alla sua missione in mezzo a quegli infelici; mise in collegio una delle fanciulle che a 15 anni non aveva ancor fatto la Prima Comunione, raddoppiò preghiere ed aiuti ed ottenne finalmente che il padre si recasse ai Ritiri operai di Sartirana. In quei Santi Esercizi, egli trovò la grazia di ravvedersi completamente; tornò a casa mutato e i suoi lo videro con meraviglia la sera del suo arrivo accostarsi al desco famiglia/e, facendo il segno della Croce... Dipoi si diporta da buon cristiano e insegna lui stesso ai figliuoletti le preghiere quotidiane, cercando di riparare col buon esempio agli scandali dati. a La Medaglia Miracolosa, tanto cara alle Figlie di S. Vincenzo, ha compiuto anche quest’anno i suoi prodigi. Un giovane morente che aveva rifiutato più volte il Sacerdote, dopo di aver accettato la Medaglia, chiese egli stesso di confessarsi e chiuse cristianamente i suoi giorni. a Un’altra volta le Suore, saputo di una povera donna, coperta di piaghe cancrenose che viveva nella disperazione, circondata da parenti ostili alla Religione, riuscirono ad avvicinarla e le recarono una Medaglia che l’infelice accolse con gioia; dipoi, i parenti accamparono vari pretesti per impedire alle Suore di visitare la malata, ma la Madonna vigilava in loro vece a quel capezzale e l’inferma desiderò essa stessa i conforti religiosi e attinse in essi la grazia di sopportare con mirabile fermezza le crudeli sofferenze che la trassero alla morte. a Le Dame di S. Vincenzo si occupano volontieri dei fanciulli dei loro poveri, memori della grande preffllezione del loro Santo fondatore per l’infanzia priva d’appoggio; con sacrifici personali non indifferenti, esse attesero al ricovero di parecchi bambini e bambine abbandonate... tenere pianticelle che, sottratte alla bufera, potranno ancora crescere rigogliose e fiorenti.’ a Aderendo al desiderio più volte espresso dall’Eminentissimo nostro Padre e Pastore, la Società è lieta d’aver potuto contribuire all’istituzione dell’Oratorio festivo femminile così necessario in questo popoloso quartiere di Porta Genova. Si sono destinate alcune dellínostre Suore dell’assistenza dell’Oratorio, assumendone una di più. La Società concorrerà con un’oblazione annua, col Comitato delle benemerite Signore,delle quali é a capo il Reverendis simo Signor Proposto Parroco di S. Vincenzo in Prato, alle spese dell’Oratorio. a L’estate scorsa parecchi dei nostri poveri, merce la liberalità di una Dama di S. Vincenzo la cui nobile iniziativa si vela della più grande modestia, hanno avuto il vantaggio di godere alcune settimane di riposo e d’aria salubre in una casa, messa a loro disposizione dalla Signora Anna Negri Consonno e da suo figlio Signor Vincenzo, in Oleggio Novarese, sotto la direzione delle nostre Suore, colà trasferitesi temporaneamente. I nostri poveri trovarono quivi una larga ospitalità e mentre ristorarono la malferma salute ritemprarono altresì l’animo loro alle sorgenti della vita cristiana; si prestò loro l’occasione di ascoltare spesso la parola di Dio, tutti compierono divotamente il Santo Giubileo, e fra gli uomini vi fu una conversione dopo 40 anni di lontananza da Dio. Citiamo ancora fra le notizie consolanti dell’opera nostra l’aggiunta di nuove Suore, venute a portare un prezioso contributo di giovani energie al drappello delle Figlie di S. Vincenzo, che con infaticabile operosità coadiuvano le Dame di Carità nella loro benefica missione. Dopo questa relazione, occorre raccomandare la fiera che forma il maggior cespite dell’Opera? Essa si terrà anche quest’armo nella Casa di Misericordia in Via Ariberto, n. Io, nei giorni 23; 24, 25 e 26 Aprile.

DOMENICA DELLE PALME (Sc1ienkendorf). O tepor primaverile) Deh t m’avvolgi mite solt i Ogni ramo ha le sue foglie, dolci olezzano le viole. Luminoso e popolato t il sentier che al Duomo adduce, lieta echeggia la novella che a noi vien l’amato Duce. Presto incontro a lui movete per le vie di sangue asperse, passo passo lo seguite nel giardin ove sofferse. Che Gesù la primavera seco mena a voi fu detto, e che mistica speranza a’ devoti sboccia in petto? Verdi rami all’ara santa drizzan bimbi in atto pio, sulla schiera de’ fanciulli scendon gli angioli di Dio. Verso il ciel, palme, crescete, germogliate sul mio cuore chè a infiorar la via di Cristo vi alimenta con amore.

SAMARITA.