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Anno XIV. | 6 Febbraio 1915. | Num. 6. |
Giornale settimanale per le famiglie
IL BUON CUORE
Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE
Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena
E il tesor negato al fasto Manzoni — La Risurrezione. |
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La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
Rosmini — Opere spirit., pag. 191.
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Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.
SOMMARIO:
“ Auspice Te! „
(Continuazione v. num. 5)
Del resto, nuovo documento del come non altrimenti intendesse la lirica religiosa l’autore degli Inni Sacri, che se n’era proposto un ciclo di dodici, ci
ha forniti, la settimana testè scorsa, il Professore
Michele Scherillo, documento appunto di poesia mariana. Nel 1860 si accinse il Poeta ad aggiungere ai
cinque pubblicati, che l’avevano, prima ancora del
Romanzo, annunziato immortale, il sesto: l’Ognissanti. Ne aveva regalate quattro strofe alla poetessa francese Luisa Colet; da lei pubblicate. Più
tardi aggiunse a queste un’altra Ruggero Bonghi;
il quale, assistendo a Stresa alle consuete conversazioni tra il Manzoni e l’abate Rosmini, aveva per la
prima volta udito parlare del nuovo inno. Il Manzoni, al modo suo, asserì allora - e fu il 18 agosto
1852 - che l’inno non aveva fatto progressi, soggiungendo: «Non si è più giovani; i versi bisogna farli
da giovane!» Ed allora il poeta aveva 67 anni.
Ma risulta che l’inno era stato cominciato cinque anni prima, a Lesa, ove il Manzoni villeggiava Delle strofe aveva fatto fare alla moglie parecchie copie pei parenti più intimi, al figlio ed ai fratelli: — «Per loro soli e con gran cura che non gli siano nè presi, nè sorpresi.» Ma poi originale e copie passarono, con altre carte, al figliastro, conte Stefano Stampa, e quindi, in eredità, al tanto benemerito Pio Istituto milanese della Provvidenza: E fu appunto riguardanda, e studiando con reverente cura quei prez:os.i manoscritti e documenti inediti, che il valente Dott. Prof. Attilio De Marchi, Preside della R. Accademia Scientifico Letteraria, anima e mente rettis-
sime, trovò il pio cimelio poetico, risguardante i Santi Contemplatoti, i Santi Penitenti e l’Invocazione a Maria. Nè credo sarà per isfuggire agli scrutatori del pensiero cattolico del Manzoni (chè era sospettosa in quell’ora la critica storica circa l’ortodossia del grande) essere egli amico del Vescovo di Pavia, Monsignor Luigi Tosi, che coll’abate Degola cooperò alla conversione del Poeta. (1) Sono queste strofe apparse tra il ’52 e il ’54, epoca della discussione fra i dotti ecclesiastici, a proposito della definibilità del domma della Concezione. Ma esse in quella vece ne dimostrano, chiaramente, la Fede e la dottrina sull’argomnto, insite nella mente del cattolico Manzoni, in quell’età, lecitamente di contesa, fra opinioni e assensi teologici.
A MARIA.
Tu sola a Lui festi ritorno |
- ↑ Prezioso frutto di queste indagini l’opera: Dalle Carte Inedite Manzoniane di proprietà del «Pio Istituto della Provvidenza» in Milano per cura appunto dell'esimio Prof. Attilio De Marchi. Importante contributo agli studi Manzoniani — Frani, mento inedito ed il più completo dell’Inno Ognissanti - Varianti - Notizie - Illustrazioni - Lettere inedite di interesse. Volume riccamente illustrato. I manzoniani più ferventi, che formano in Italia gruppo numeroso e il cui nome è vera illustrazione delle lettere italiane, hanno fatto accoglienza entusiastica a questo nuovo e importantissimo materiale di studio che, presentato da un letterato nella cui famiglia è tradizionale la venerazione per tutto ciò che è attinente al sommo Scrittore e Poeta lombardo, è risultato di particolare interesse. - Nelle sue pagine viene delineandosi una suggestiva figura rimasta finora nell’ombra, quantunque vissuta a fianco, del Manzoni: quella della seconda moglie di bui, Contessa Teresa Manzoni Stampa Borri. Aggiungasi, a tanto tesoro, la nuova edizione delle Osservazioni sulla Morale Cattolica, date in dono agli associati del Bene, il Natale 1914.