Pagina:Il buon cuore - Anno XIV, n. 18 - 1º maggio 1915.pdf/3

Da Wikisource.

IL BUON CUORE 139


listò con festanti armonie il principio e la fine della cerimonia. in prima linea delle sedie nel salone erano il Padre Albera, attuale capo dei Salesiani, successore di D. Bosco, Mons. Balconi, Arciprete del Duomo, in abito prelatizio, in rappresentanza di Sua Em. l’Arcivescovo, l’avv. Paleari, l’oratore della circostanza, ed altre distinte individualità del laicato e del clero. - Dopo alcune parole di introduzione del sig. Legnani, Presidente del Circolo G. Bosco, parlò l’avv. Paleari, facendo un largo riassunto della vita e delle opere di D. Bosco, accentuando in modo particolare l’elemento soprannaturale che entrò nell’ispirazione e nella efficacia dell’opera sua. Don Bosco, egli dice, fu un eroe di fede, e prescindendo da questc elemento superiore e divino, invano si cercherebbe di spiegare coi mezzi puramente naturali, quanto egli ha,fatto. Accennò con tocco felice l’influenza virtuosa della mamma Margherita, nel foggiare l’animo del giovine figlio e nel sostenerlo nei primi passi e nelle prime difficoltà del suo apostolato nell’educazione della gioventù. Ricordò con interessanti dettagli il fatto così caratteristico nella vita di D. Bosco, per mostrare la potenza pedagogica del suo metodo, quando ottenne dal governo il permesso di condurre in piena campagna, senza sorveglianza di guardie, la comitiva d’ella Generala, troppo famosa per spirito rivoltoso e anarchico, e la ricondusse la sera, senza che neppur uno della numerosa comitiva mancasse all’appello, contenuta unicamente dalla parola e dal rispetto di D. Bosco. La divozione alla Madonna, invocata sotto il titolo di Maria Ausiliatrice fu un altro segreto della forza morale di D. Bosco, e fu bello vedere come da un piccolo tugurio, chiamato oratorio, D. Bosco presagisse la maestosa costruzione del grande Tempio, che ora si ammira in Valdocco. Da questi inizi non fu difficile al valente oratore il passare a far conoscere il crescente sviluppo delle opere di D. Bosco, nel duplice rapporto dell’istruzione letteraria e della professione industriale, con un crescendo di espansione che toccò quattro continenti, e non ebbe per confini che la terra, riuscendo opera veramente cattolica, di nome e di fatto. Chiuse poi felicemente• accennando il carattere di italianità che l’opera di D. Bosco portò nel mondo, non per un intento politico direttamente voluto, ma per sonseguenza di contatto inevitabile tra l’apostolo ed il cittadino: il Salesiano è italiano, italiana è quindi nel suo carattere pubblico l’opera sua. Uno scroscio di applausi coronò le parole dell’oratore, al quale seguì Mons. Balconi, con un semplice ma importantissimo riflesso: è mirabile, egli disse, questo esercito di giovani studenti ed operai formati dai Salesiani: quale è il principio informatore di quest’opera di tanto vantaggio non solo religioso ma civile? L’insegnamento religioso cattolico, il catechismo. Genitori, voi conoscete la via nella

quale porre i vostri figli, se volete che essi riescano non solo virtuosi credenti, ma utili cittadini. Pose fine all’imponente trattenimento, il successore di D. Bosco, Padre Albera, il quale con f ire semplice e paterno, ringraziando i milanesi dell’aiuto straordinario dato all’opera salesiana, ebbe campo di mostrare quale parte importante allo sviluppo dell’opera in tutte le parti del mondo, sia stato il concorso dei.cooperatori salesiani, ricordando un’altra delle divinazioni, se non si vuol dire profezia, di D. Bosco, quando raccogliendo in Torino il primo nucleo dei cooperatori, disse ai suoi compagni meravigliati, fra i quali D. Albera: fra poco questi cooperatori sorgeranno in tutte le parti del mondo. A queste parole, ognuno può constatarlo: «Ubbed i ente l’avvenir rispose.» La commemorazione, preceduta da un Coro di festa, del Maestro Cervi, si chiuse col canto del Salmo 41, con coro e a soli: questa scuola di canto è un’altra delle utili manifestazioni dell’opera salesiana.


Religione


Vangelo della quarta domenica dopo Pasqua

Testo del Vangelo.

Gesù disse ai suoi discepoli: Io vado a Lui che mi ha mandato; e nessuno di voi mi domanda: dove vai tu? Ma perchè vi ho detto queste cose la tristezza ha ripieno il vostro cuore. Ma io vi dico il vero: E’ spediente per voi che io men vada; perchè se io non me ne vo, non verrà a voi il Paracleto; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. E venuto che Egli sia sarà convinto il mondo riguardo al peccato, riguardo alla giustizia, e’ riguardo al giudizio. Riguardo al peccato perchè non credettero in me; riguardo alla giustizia, perchè io vado al Padre, e già non mi vedrete; riguardo al giudizio poi, perchè il principe di questo mondo è già stato giudicato. Molte cose ho ancora da dirvi; ma non ne siete capaci adesso. Ma venuto che sia quello Spirito di verità, vi insegnerà tutta la verità: imperocchè non vi parlerà da sè stesso; ma dirà tutto quello che avrà udito. vi annunzierà quello che ha da essere. Egli mi giorificherà, perchè riceverà del mio e ve lo annuncierà. (S. GIOVANNI Cap. 16).

Pensieri.

E’ l’azione speciale dello Spirito Santo nell’opera della santificazione delle anime che viene ricordata in modo particolare da Cristo nell’odierno Vangelo. Questa azione è riassunta in tre sommi capi: il trionfo della fede. il trionfo della giustizia, il trionfo del giudizio.