Pagina:Il canapajo di Girolamo Baruffaldi, Bologna 1741.djvu/46

Da Wikisource.

 
Giunto il sole in Ariete, allor che soffia
Ostro garbino, e gl’incostanti venti,
E l’equinozio notte e dì pareggia;
Ripiglia pur costante la fatica,
Poichè del frutto la stagion s’accosta.
Ma in tanta copia forse non l’avrai,
Se pria di questo tempo, altro sudore,
Allor ch’è in Sagittario il sol, non spargi.
Io tel dovea ridir ne l’altro Canto,
Allor che ne lo stabbio m’imbrattai;
Ma qui pur dovend’io nuovi escrementi
Ricavar fuori da la colombaja,
E dal pollajo, riserbaimi a dirti
Del preparar per l’ultima fiata
Il canapajo in questo sito appunto.
Nel primo freddo adunque, che in Novembre,
Con le tue dita ti farà far pepe,
Per la terza fiata hai con l’aratro