Pagina:Il castello delle Mollere.djvu/47

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narravami liete novelle, perchè lieto e giulivo egli era oltre misura: quindi poco a poco diventava più grave ed un filo di malinconia sottentrava alla primiera festività: nè men mi piacque perciò: allora cominciò a narrarmi storie più solenni di battaglie campali, di contese cittadinesche in cui erano stati avvolti gli antichi cui egli dava il nome di Greci e di Romani, e fu appunto mentre mi parlava di un certo Alessandro Magno, di cui non s’era mai fatto parola nè in Oneglia nella mia casa paterna, nè dentro il tuo castello di Bardinetto, grande guerriero, a cui per adulazione i suoi scudieri volean far credere ch’ei fosse figliuolo di Giove, che venne il discorso sopra il colore del sangue,