Pagina:Il cavallarizzo.djvu/108

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LIBRO PRIMO 52

dipoi menare allo stabbio detto, in istalla farli il resto che se gli conviene, lavandogli gl’occhi d’acqua fresca, & la bocca & narici di vino inacquato, risguardando se il freno, ò altro gli havesse offeso la bocca: similmente se li deveno lavar i testicoli, & di dentro il membro, con quel che dissemo di sopra, & il sedere ancora, e dipoi darli il suo strame. Avertendosi però, se sarà sudato dopo dell’agitatione, non se li dia bere ne mangiare fin che non habbi urinato. Sara buono, & utile al cavallo una, ò due volta la settimana lavarli le gambe di vino, nel quale habbino bolito herbe odorifere buone à questo effetto, per confortarli i nervi che hanno patito per le fatiche delle lettioni, ò altro: & per mantenerle asciutte, & vigorose; Et la sera ungerle alcuna volta con alcune untioni più ispedienti. Similmente si deveno ungere l’unghie di quel unto che più ricercano, due volte almeno la settimana. Vegetio lauda che al cavallo affaticato siano fomentate le giunture, & le pastore di dietro massime di buon vino caldo, & dipoi si lavino tutte le gambe di liscia & vino con sale mescolati; & il dorso & schena con acqua fresca cavata allhora & sale. Alle volte (com’io vi dissi di sopra) saria anco bene lavarli la testa essendo grassa, non solo d’acqua fresca, ma di liscia & aceto forte; & palmeggiarla mattino & sera à usanza di barbaro: così anco il collo & le spalle si deveno palmeggiare, & stropicciare se sono troppo piene: nelle quali pur à modo di barbaro devete farlo governare, con la testa legata molto alta. Et guardinsi tai cavalli carichi dall’herbe e dal fieno; ma per loro rinfrescamento & purgatione si pò usare nel mangiar le cime di salici, mescolate con paglia, & le cime delle canne fresche, & anco le foglie; & anco otto, ò dieci al più, essendo di state, la cicorea ben lavata netta, & asciutta; & altre cose, le quali non ingraviscano il cavallo, ne generano humor cattivi: come saria anco la latuca, & alcuna medecina secondo che ricchiede la complessione, qualità, & età sua, che lo purgasse, & insiememente lo rinfrescasse. Ma questo per hora basti; passiamo ad altro second’ordine.


Cap. 41. Come dev'esser la farraina & in che modo & tempo si dee dare.


La farraina devria essere come anticamente s’usava da quelli huomini veramente savij, & come anco suona il nome, la quale è una mistura di molte sorti di biada insieme, come sarebbe a dire di fermento, d’orzo, di vena, e di segala, per l’uso del mangiare de’ cavalli. Perche li fa purgare mirabilmente, & li rinfresca assai, la qual sorte di farraine si dee dare per diece dì continui al cavallo, non dandoli altra cosa con questa, dall’undicesimo fino al quatordicesimo se li deve cominciar à dare dell’orzo insieme con questa à poco à poco crescendo fin che si pervenghi al suo ordinario di prima, & quando