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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI

rea costrizione, uno almeno di quei sistemi di istinto fosse paralizzato, per permettere ad un altro di manifestare la sua forza, di divenire vigoroso, di diventare padrone. Oggigiorno non si potrebbe rendere l’individuo possibile che circoscrivendolo: possibile, cioè intero... Ha luogo il contrario, la pretesa all’indipendenza, allo sviluppo libero, al lasciare andare è sollevata con grande calore, precisamente da coloro per i quali nessuna briglia non sarebbe assai severa — questo è vero in politicis, questo è vero in arte. Ma questo è un sintomo di decadenza: la nostra idea moderna della «libertà» è una prova di più della degenerescenza degli istinti.


42.

Dove è necessaria la fede — Niente più della probità è rara tra i moralisti ed i santi; forse essi dicono il contrario, forse essi stessi lo credono. Giacchè quando una fede è più utile, più convincente, allorchè essa fa più effetto dell’ipocrisia cosciente, d’istinto l’ipocrisia diventa immediatamente innocenza: primo principio per la comprensione dei grandi santi. — Ugualmente per i filosofi, altra specie di santi, è una conseguenza del mestiere di non autorizzare che certe verità: voglio dire quelle per cui il loro mestiere ottiene la sanzione pubblica, — per parlare la lingua di Kant, le verità della ragione pratica. Essi sanno ciò che devono dimostrare, in cosa essi sono pratici, — si riconoscono tra di loro per questo che sono d’accor-


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