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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI

sulle culture e i genî interiori che non sapevano abbastanza per «comprendersi» essi stessi. La morale non è che il linguaggio dei segni, una sintomatologia: bisogna già sapere di cosa si tratta per poter trarne profitto.


2.


Ecco provvisoriamente un primo esempio. In ogni tempo si è voluto «migliorare» gli uomini: è stato questo, innanzi tutto, che si è chiamato morale. Ma sotto questa stessa parola «morale» si nascondono le tendenze più differenti. L’addomesticamento della bestia umana, proprio altrettanto quanto l’allevamento di una determinata specie di uomini, è un «miglioramento»: questi termini zoologici esprimono soltanto delle realtà, — ma sono queste delle realtà delle quali il miglioratore-tipo, il prete, non sa assolutamente niente, — di cui non vuol saper niente... Chiamare «miglioramento» l’addomesticamento di un animale, è per le nostre orecchie quasi uno scherzo. Chissà cosa avviene nei serragli, ma io dubito molto che la bestia vi venga «migliorata». La s’indebolisce, la si rende meno pericolosa, con il sentimento depressivo del timore, con il dolore e le ferite si rende la bestia malata. Non avviene altrimenti con l’uomo addomesticato che il prete ha reso «migliore». Nei primi tempi del Medioevo, quando la chiesa era innanzitutto un serraglio, si faceva dovunque la caccia ai begli esemplari della «bestia bionda», — si «miglioravano» per


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