Pagina:Il crowdsourcing tra necessità di coordinamento e perdita di controllo.djvu/13

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Tra le attività di crowdsourcing di TER la più complessa è senza dubbio Adottaunaparola, oggetto di questa tesi. Infatti tale progetto richiede un maggiore grado di coinvolgimento e attivazione da parte della community, e conseguentemente un maggiore grado di lavoro oscuro.
Il progetto, concettualmente divisibile nelle due fasi di censimento e adozione, è stato ideato dallo staff di TER a settembre 2010, ma è attualmente ancora in corso. Per necessità di indagine, tuttavia, si è qui deciso di porre come termine di osservazione e analisi il 31 dicembre 2010.
Lo scopo del progetto è creare un racconto accurato e vero della regione e delle sue ricchezze, grazie alla raccolta e valorizzazione delle conoscenze di chi ha competenza ed esperienza diretta di una peculiarità regionale. Gli attori che, oltre allo staff, hanno preso parte al progetto sono: la community (in particolare gli evangelist) e Wikimedia Italia, che è entrata a far parte del progetto assumendo un importante ruolo di monitoraggio. AUP costituisce un’inedita collocazione intermedia tra le parti, una sorta di layer simbolico che unisce e accompagna la community nell’attività pratica.
Come si vedrà, il progetto ha prodotto un reale valore per tutti i soggetti coinvolti.
Il lavoro oscuro è stato fondamentale in tutte le fasi del progetto, dal design all’implementazione. Si è dedicato un sottoparagrafo ad ogni singola attività del ruolo di gestione, che si è concretizzato: (a) nel rimodulare la traiettoria del progetto in base ai suggerimenti e alle necessità emergenti; (b) nel modificare e semplificare gli strumenti; (c) nell’applicare la giusta modalità di coinvolgimento della community e (d) nel differenziare la strategia sui diversi social network; (e) nel dare inerzia e stimolare la partecipazione; (f) nell’essere punto di riferimento e guida per gli interlocutori; (g) nel relazionarsi quotidianamente con Wikimedia; (h) nel richiedere feedback concreti e nel porre una deadline al progetto. L’ultima parte del capitolo è dedicata al diario di bordo.

Nel quarto capitolo si discutono le caratteristiche emerse da Adottaunaparola in relazione alla teoria descritta nei primi due capitoli: le diverse dimensioni del lavoro oscuro e la sua essenzialità per lo svolgimento di un’attività crowdsourced; il ruolo dei soggetti coinvolti e i diversi compiti svolti dallo staff; la necessità di negoziare il grado di lavoro oscuro con la community e, nel fare ciò, l’importanza dell’attitudine