Pagina:Il crowdsourcing tra necessità di coordinamento e perdita di controllo.djvu/14

Da Wikisource.

conversazionale che la cosiddetta ex-redazione deve adottare se vuole collaborare con il cosiddetto ex-pubblico.
Si pone quindi il focus sulla difficoltà che si incontra nel conseguire e assicurare l’adeguato equilibrio tra mantenimento della coerenza interna al progetto e perdita di controllo a favore di un output co-creato. Si tratta di trovare la giusta modalità di sviluppo e moderazione della comunicazione.
Inoltre si indagano i requisiti abilitanti necessari alla partecipazione della community, in primis il capitale di reputazione e fiducia, e gli indicatori del successo di un’iniziativa di crowdsourcing, che sono sì quantitativi, ma sono anche e soprattutto gli obiettivi di business, come la visibilità.
Infine si presentano i vantaggi di una iniziativa di crowdsourcing come quella descritta al fine di creare una narrazione territoriale collettiva, e le criticità che sono emerse nel suo svolgimento, soprattutto in relazione a problemi strutturali degli strumenti social utilizzati.

La descrizione del progetto Adottaunaparola è stata svolta dalla sottoscritta in quanto parte dello staff che lo ha sviluppato. Questo conflitto di interessi tra l’essere direttamente coinvolta nella gestione di AUP e la necessità di prenderne le distanze per descriverlo con oggettività è stata affrontata facendo ricorso ad alcuni criteri di ricerca propri dell’etnografia, un metodo di indagine qualitativa e approfondita, per lo più applicata ad ambiti circoscritti. Tale indagine si svolge osservando sul campo i fenomeni oggetto di ricerca, per poi provare a interpretarli e generalizzarli solo successivamente. Nella ricerca etnografica la soggettività del ricercatore è parte integrante dell’indagine; inoltre le ipotesi di ricerca vengono negoziate strada facendo a partire dall’analisi dei dati raccolti e successivamente verificate attraverso la raccolta di altri dati.

Nell’analisi dei dati di TER e AUP si è quindi seguito il percorso tracciato da Ronzon per lo sviluppo di una teoria. Il primo passo è ordinare i materiali, classificandoli e creando connessioni, e contemporaneamente valutando la plausibilità delle ipotesi sviluppate. Successivamente si vanno a selezionare e strutturare le informazioni, in una disposizione a imbuto che prevede una focalizzazione progressiva.