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brevettare o vendere Linux. Analogamente Wikipedia, per evitare di essere accusata di voler passare ad un modello commerciale, ha spostato il sito da wikipedia.com a wikipedia.org.
Come sottolinea Shirky, riuscire a mettere insieme queste tre premesse e costruirne il giusto equilibrio non è semplice, e per questo molti progetti risultano fallimentari.

1.13. Il ruolo delle istituzioni

Questo diffuso processo di auto-organizzazione delle comunità non implica che la società possa fare a meno delle istituzioni, trovandosi in una sorta di “paradiso post gerarchico” (Shirky, 2008, 20). Il ruolo delle istituzioni non scompare, ma cambia. Lo stesso Shirky afferma che stiamo assistendo ad una situazione in cui gruppi poco coesi sono in grado di portare a termine un compito con maggiore efficacia di un’istituzione, ma non approfondisce come ciò sia possibile.
Roberto Zarro indaga i rapporti tra società civile e istituzioni, rapporti che, egli asserisce, stanno vivendo una fase di crisi (constatazione derivante dai risultati di una ricerca Eurispes di inizio 2008): tale crisi deriverebbe da una mancanza di fiducia e da un conseguente minor coinvolgimento dei cittadini nelle politiche pubbliche. Tuttavia, non è corretto affermare che le persone dedichino minor attenzione alle diverse forme di impegno collettivo: “la partecipazione”, continua Zarro, “resta una pratica molto diffusa nelle nostre società, ma sta cambiando, e nel farlo tra le altre cose si sposta anche sulle reti digitali”, disertando “i luoghi tradizionalmente presidiati dagli interlocutori istituzionali” (Zarro, 2008, 73).
Si tratta di quella crisi della democrazia rappresentativa, a favore dell’incremento di varie forme di associazionismo civico, descritta da Anthony Giddens. L’autore sostiene la necessità di democratizzare la democrazia (Giddens, 2000, in Grandi e Miani, 2007), accogliendo all’interno dei processi decisionali anche la società civile. Si arriva così ad una democrazia partecipativa (definita anche inclusiva o deliberativa), grazie alla quale tutti gli stakeholders possono inscriversi nelle pratiche decisionali e negoziarne interessi, strategie e finalità.
Le nuove tecnologie possono facilitare questo nuovo tipo di democrazia. Ed in effetti, negli ultimi decenni le PA hanno investito molto sulle tecnologie digitali e di Rete. Perché dunque persiste questa situazione di crisi? Come ricorda Alessandro Rovinetti,