Pagina:Il diavolo.djvu/178

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170 Capitolo sesto

man destra e 10,000 da mano manca; ciascun uomo ne aveva pure dinanzi e di dietro e di sopra; e che l’aria ne fosse tutta pregna è anche provato dalla testimonianza dell’anacoreta Gutlaco, il quale se li vedeva schizzare in cella attraverso le fessure dell’uscio.


Secondo alcuni gnostici la natura è opera di angeli maledetti, e la materia è il male, il contrario di Dio. Gli Albigesi professarono la stessa dottrina. Senza giungere a una affermazione così categorica, la credenza ortodossa del medio evo le si raccosta, in quanto inclina a considerare la natura tutta intera come contaminata, come caduta in potestà di Satana dopo il peccato dei primi parenti. La natura è indemoniata; lo spirito di Satana la pervade e la soggioga. Il frate, che vive murato nel suo convento come in una fortezza, la contempla con vago senso di terrore, e vede in essa quasi l’accampamento degli innumerevoli suoi nemici. Le selve profonde e nereggianti, le accigliate creste dei monti, una rupe smisurata, pendente sull’orlo del precipizio, una valle orrida e cupa, un