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La magia 281

bile, il diavolo, giacchè, come di giusto, il diavolo non abbandonava la sua protetta, la sua amica, la sua druda. Egli (sono gl’inquisitori che lo affermano, e gl’inquisitori lo devono sapere) le ajutava a mentire, e a sostenere valorosamente la tortura; egli faceva perdere la memoria ai testimoni, e ingarbugliava le idee ai giudici, e metteva la stracchezza addosso ai carnefici. Tutto veniva da lui. Se la strega durante la tortura moriva, era il diavolo che l’aveva strozzata, per impedirle di parlare; se la strega si uccideva da sè stessa, era il diavolo che a ciò l’aveva spinta, affinchè non si potesse più fare il processo. In Lindheim, villaggio dell’Assia, cinque o sei donne furono accusate d’aver dissotterrato un bambino e d’essersene servite per la manipolazione della consueta broda delle streghe. Torturate in regola, esse confessarono il delitto. Allora il marito di una di esse tanto s’adoperò che potè ottenere si facesse una visita al camposanto, per meglio accertarsi della cosa. Aperta la fossa, il corpicino apparve intatto nella sua bara; ma l’inquisitore, senza punto smarrirsi, disse che quella doveva essere