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La magia 283


Il primo a insorgere contro la odiosa superstizione, e contro gli orribili effetti suoi, fu nel secolo XVI il famoso Cornelio Agrippa di Nettesheim, seguito e superato dal suo proprio discepolo Giovanni Weier (1518-88) il cui libro fa epoca. I difensori della retta ragione e della umanità si moltiplicarono poi rapidamente; ma la battaglia da essi combattuta non fu coronata di vittoria se non assai tardi. Le ultime vittime della superstizione caddero in Europa nella seconda metà del secolo scorso: fuori d’Europa, nel Messico, due roghi si accesero ancora nel 1860 e nel 1873.

L’Inquisizione è morta, e sono finiti i processi per istregoneria; ma non è morta la stolta credenza, nè sono finiti i lamenti di coloro che la serbano viva; e non passa anno senza che venga alla luce, scritto da un qualche teologo fallito e frenetico, un libro in cui si grida che il mondo è nelle mani del diavolo, e che i satelliti del diavolo, ammaestrati da lui, corrompono con l’arti loro ogni cosa, insidiano e sopraffanno i buoni. Il mondo è pieno di stregoni, camuffati in altra maniera, ma non meno tri-