Pagina:Il diavolo.djvu/322

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314 Capitolo undecimo

i diavoli hanno il diritto e il dovere di tormentare i dannati; che essi fanno quanto possono per ispaventarli e torturarli, e che per giunta li deridono e li scherniscono. La pena maggiore ad ogni modo viene ai dannati dall’esser privi in eterno della beatifica visione di Dio, e dall’aver conoscenza della letizia dei santi. Su quest’ultimo punto per altro gli scrittori non troppo si accordano, essendovene alcuni i quali affermano che i santi vedono le pene dei reprobi, ma questi non vedono il gaudio di quelli. San Gregorio Magno assicura che le pene dei dannati sono agli eletti gradito spettacolo, e san Bernardo di Chiaravalle si scalmana a dimostrare che i beati godono dello spettacolo che i tormenti dei dannati offrono alla lor vista, e ne godono per quattro ragioni propriamente: la prima, perchè quei tormenti non toccano a loro; la seconda, perchè dannati tutti i rei, non potranno i santi più temere malizia alcuna, nè diabolica, nè umana; la terza, perchè la loro gloria apparirà, per ragion di contrasto, maggiore; la quarta, perchè ciò che piace a Dio deve piacere ai giusti.