Pagina:Il dottor Antonio.djvu/11

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avvertenza della prima edizione 7


siasi violenza; e che morrebbe, come Nelson a Trafalgar, vestito del suo grande uniforme. — Antonio si trova del pari a fronte di Aubrey, il figlio di sir John: giovine avventato, orgoglioso, sicuro di sè, bramoso di grandi emozioni, di cui «i sogni, desto e dormente, erano stati da lunghi anni cacce di tigri e di elefanti e l’India la sua terra di Canaan;» e quindi pieno d’indomita baldanza; e che nel breve periodo in cui si mostra, sta a meraviglia dirimpetto all’Italiano. Ecco come quelle due figure sono delineate nel racconto, al momento in cui si trovano a faccia a faccia: Lo sguardo de’ due uomini s’incontrò in atto non amichevole. Il torvo cipiglio, le labbra arricciate e il portamento alquanto aggressivo di Aubrey mostravano poco buon volere verso l’oggetto della sua investigazione. Le labbra serrate di Antonio, la cinerea tinta e il guardo raccolto come in atto di difesa, facean vedere chiaramente ch’ei presentiva l’approssimarsi d’un nemico. Così stettero l’uno a fronte dell’altro: tipi di due belle razze, e tali che rare volte Roma e la Grecia ne avean visti di simili. L’uno bello, roseo, cogli occhi azzurri (proprio gli stessi occhi di Lucy). L’altro scuro come la tempesta. L’Inglese più alto di tutta la testa del suo alto antagonista; dal petto quadro, dalle spalle larghe proporzionate, il vero non plus ultra di forza e musculatura bene sviluppate. L’Italiano, meno taurino, ma ben piantato, pieghevole e elastico come una tigre, con nervi e muscoli di ferro, pronti ministri dell’indomita volontà trasparente nel cupo fuoco degli occhi. Voglia il cielo che mai non s’incontrino in un’ora di furia, perchè il loro incontro sarà simile a quello di due nubi cariche di elettrico.»

Altro carattere, pari a quel di Antonio, è il carattere di Lucy: che vediamo fanciulla prima, poi donna. Ventenne appena, domina la società fra cui era vissuta, e ne era già stancata; mentre invece trova ogni delizia nella quiete dell’Osteria del Mattone, ed è piena d’ammirazione per il grande carattere dell’Italiano. Dilicata da prima ne’ suoi affetti, debole, pieghevole ne’ suoi propositi; la vedi poi, fatta donna, affinata dal dolore, vedova senza figli e libera di sè, ricordare religiosamente l’antico affetto: e voler ripartire, e tornare in Italia, a Bordighera, all’Osteria del Mattone. E questa volta vedi che è ella che viaggia, e vuole: e sin dai primi apparecchi di partenza, vedi che vorrà sino all’ultimo. E quando in Napoli, trovato Antonio, seduta al piano accanto a lui, «fu per il misterioso potere della riminiscenza, che le sue dita sbadate trovarono le note dell’aria siciliana, cantata la prima volta da lui, e mai più suonata dal giorno del suo sposalizio,» allora vedi la donna — e una donna che sommuoverà quanto umanamente è dato per l’uomo amato; e non riuscendo ne morrà di scoppio del