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Pagina:Il dottor Antonio.djvu/168

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164 il dottor antonio

Comandante per l’approvazione e la revisione. Il Comandante, rivistala debitamente e approvatala, la spedisce all’Intendente (il primo magistrato civile della provincia), che alla sua volta la manda a Torino, ove riceve la conferma ufficiale. Quanto alla vostra osservazione,» continuò Antonio rivolgendosi a sir John, «che quello di cui mi lamento è conseguenza inevitabile di un Governo assoluto; posso domandarvi, perchè mai quella particolar forma di governo, che evidentemente cammina male, abbia a trovar difensori e sostenitori fra coloro che non ci si vorrebbero sottomettere nella lor patria?»

Sir John contrasse in modo significante le labbra, ma tacque.

— «Vengo ora al nodo dell’affare,» disse Antonio senza, mostrare di accorgersi dell’annuvolarsi della fronte del Baronetto. «Il Capitolo dei Rossi, presieduto, al solito, dal Conte, votò qualche tempo addietro una somma per la compera di un organo per la loro chiesetta o oratorio, come lo chiamano: — il danaro non manca mai per questi oggetti. Poco dopo, quando l’organo era quasi finito, il Capitolo si riunì di bel nuovo per decidere se convenisse votare un’altra somma per pagare le spese di viaggio e di permanenza in paese del costruttore d’organi. In questa circostanza, il Conte dichiarò che s’incaricherebbe di tutto, e riceverebbe egli nel suo palazzo il costruttore: per lo che fu votato un unanime ringraziamento al Conte: e questo avvenne nella famosa seduta del 19 novembre 1839; alla quale alludeva pur dianzi il maestro di disegno. Pare che il Conte, il quale ha riputazione di avaro, voglia ora ritirar la sua parola, e rifiuti dare compimento alle promesse. Inde iræ

Sir John sbuffò un buon tratto in sentir ciò; e protestò che aveva ad esservi qualche gran malinteso nella relazione del Maestro di disegno. Il Conte un avaro! Sciocchezze! Egli aveva messo più di venti volte il suo casino a disposizione di lui (di sir John). Un gentiluomo come il Conte era incapace di tratto così meschino. Avrebb’egli stesso veduto il Conte e rischiarato pienamente l’affare.

Sir John fu di parola. La sera infatti del giorno istesso, egli ebbe una lunga conversazione col Conte: e ne fu la conclusione che il giorno seguente l’organista venne istallato nel palazzo del Conte con estrema soddisfazione di tutte le parti.