Pagina:Il dottor Antonio.djvu/309

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nuove insperate. 305

all’esame innanzi al Giudice Inquisitore. Quivi come sempre preoccupato della rimembranza di Lucy, rifiutò ognora rispondere a qualunque domanda, se non gli fosse prima permesso di comunicare con un Consultore legale. Mandato e rimandato, minacciato e lusingato, Antonio persistette nel suo silenzio. Il combattimento fra giudice e prigioniero durò quattro mesi interi; ma Antonio alla fine la spuntò. Gli fu assegnato un Consultore, quello stesso che scrisse poi la lettera anonima a lady Cleverton, e che ora dava queste minute notizie al Diplomatico. Antonio era stato fortunato. Quest’uomo di legge, timido per natura, e ancor più timido per la difficoltà de’ tempi, e per esser aggravato da numerosa famiglia, tuttavia era uomo onesto e liberale; coscienzioso abbastanza nei doveri della sua professione, da posporre ogni personale riguardo al vantaggio e alla salvezza del cliente.

Il Diplomatico, come era stato convenuto fra lui e lady Cleverton, alluse alla possibilità di ottenere l’interposizione della diplomazia estera, e accennò anche non si sarebbe badato a qualunque somma pur di trovar modo di evasione. — «Guardatevi dal tentar mezzi di tal sorta,» disse l’avvocato sottovoce e grandemente impaurito. «Un tentativo di fuga andrebbe infallibilmente a vuoto, e non servirebbe che ad aggravare la condizione del vostro amico, di già pericolosa abbastanza, ve lo assicuro io. Troverete agevolmente carcerieri e satelliti di prigione, facili a lasciarsi corrompere; ma dentro una mezz’ora avranno denunziato il corruttore alla polizia. Non vi provate, per amor di Dio! Non avete idea della corruzione di questo paese infelice. Le fetide e sucide tane che servono di prigione, sono abitate da una specie di demoni sotto forma umana, rifiuto di galere che si pregiano di essere spie e traditori. Quanto all’intervento diplomatico non sostenuto dalle fiancate dei vostri vascelli, peggio che inutile: servirebbe solo ad aumentar l’ira e a fare del prigioniero una preda disputata. Non abbiamo che un solo ausiliario sicuro — il tempo. — Il tempo maturerà gli eventi, e chi sa se questi non condurranno seco di forza una mutazione nella politica di questo Governo! Molto dipende dall’esito della nuova campagna che si dice prossima fra la Sardegna e l’Austria, — molto dall’attitudine dell’Inghilterra e della Francia. Correrà assai lungo tempo, prima che possa aver luogo il giudizio del vostro amico e de’ suoi coaccusati. L’Istruzione, colla qual parola intendo la procedura preliminare sul fatto del 15 maggio, è appena cominciata, nè promette di terminar così presto. Intanto abbiamo per noi i casi della