Cento cittadi gli rendean tributo
D’oro, di gloria e di paura, il mare
Di perle e di tempeste; il montuöso 10Suol del suo regno di smeraldi, e d’oro
D’algenti catadùpe e di tremuoti.
Sul real scudo si leggeva, in cifre
Scritte col sangue, questo truce motto: 15Terroris terror ed un orso d’oro
In campo ner lo stemma era del Duca.
Un serraglio di belve ed un di donne
Nudrìa nella sua reggia, ed ei nell’uno
Passava i giorni, nell’altro le notti. 20Alle jene venia col crin spruzzato
D’olio di nardo e co’ lascivi odori
Del suo letto d’avorio ed alle donne
Redìa col leppo delle sozze iene,
E lordo il volto pe’ sanguigni baci 25Della pantera. Un avoltor di Libia
Chercuto e fier, solea spesso sul pugno
Posarsi del monarca; egli era destro
A rapina d’agnelli e di palombe
Per bïeca natura, e dagli schiavi 30Educato a furar ori ed argenti
Per sollazzo del Duca. A sir Drogonte