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96 | LEGGENDA PRIMA |
Pur nel dimane sentì cruccio il Duca
Del tetro caso e la sua bruna Mirra
Pensò e l’azzurra delle sue pupille
Luce serena, e l’oriental scïenza
Delle sue carni or non più calde; e scrisse
65Per Vitale Candian Doge a Venezia
E suo congiunto, un famigliar preghiero
Ove chiedea la più formosa donna
Delle lagune e la più casta. Il Doge
Trovò la Dea da un usurier sul lido
70Della Giudecca, che vendea per oro
Le figlie sue; poi su galèa dogale
La mandò regalmente a quel di Creta.