Pagina:Il mio cuore fra i reticolati.djvu/240

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in alto al limite del bosco, lo trattenne per il mantello, gridandogli: — Attento alla mitragliatrice, Capitano! — ma Baseggio, scrollando le spalle, si svincolò di scatto e saltò dentro il burrone, seguito dal tenente che gli si gettò sopra per coprirlo dalla raffica. Ma i colpi della mitragliatrice, partiti col ritardo di un attimo, dopo aver disteso nell'eterna immobilità il Galante, giunsero a colpire la spalla di Franco, che cadde a terra ai piedi di Baseggio, col petto sanguinante. In quel mentre gli Arditi, che avevano visto il pericolo che correva il loro Comandante, penetrati nel bosco, s'erano slanciati in gruppo sulla mitragliatrice nemica, riducendola al silenzio con due o tre bombe a mano.

Giunsero i porta-feriti, e Franco fu istantaneamente sollevato e portato in salvo nel trincerone, semi-svenuto. Le medicazioni efficaci, le cure fraterne del medico della Compagnia, poterono risollevare in parte le forze del ferito, che, assalito dalla febbre, chiedeva di essere riportato sul luogo dell'azione, per assistere il suo Comandante nella difficile ricognizione; ma non glielo permisero, e il temente medico diede ordine a due infermieri di montargli la guardia, e la sua branda fu collocata in una grotta, al sicuro dal fuoco della battaglia.

La notte seguente passò in una relativa