Pagina:Il mio cuore fra i reticolati.djvu/74

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E arrivato, è arrivato lui, all'improvviso, ieri sera, mi ha fatta una scena terribile. Poi ti dirò, vieni, partiamo in fretta. Ci potrebbe inseguire.

Franco finì di vestirsi, pregò la cameriera di preparargli la valigia, andò a salutare sua zia, che lo abbracciò con diffidenza e mormorò in un sospiro: «Ah le donne!» e scese giù con Maura.

Costei era vestita di gabardine nocciuola, aveva un gran velo bianco attorno alla faccia.

La bellissima «Lambda» chiusa, palpitava impaziente davanti al portone. Gli amanti vi salirono, e si chiusero dentro abbassando le tendine.

Lo chauffeur virò verso porta Romana e filò a tutta velocità alla volta di Bologna. A quell'ora mattutina nessuno fece caso alla notissima e lucidissima guida-interna che lasciava dietro di sè tanta invidia e tante discussioni.

Franco, strinse fra le braccia la sua meravigliosa amante, crivellandola di baci fittissimi. Ed essa con un leggero tremito nella voce:

— Ah, siamo fuori di pericolo finalmente! sai, alle 5 gli ho fatto prendere venti gocce di morfina nel caffè...