Pagina:Il mortorio di Christo.djvu/11

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come possiate avvalervene nelle vostre sante meditationi.

Bisogna dunque avvertire, che la morte del nostro benedetto Christo può meditarsi in cento, e mille modi, ò per via di meraviglia, ò di ringratiamento, ò d’imitatione, ò di compuntione, ò di compassione, ò d’allegrezza ancora, considerando il bene, che n’è seguito; e sempre ponno formarsi nell’intelletto, ò nell’imaginativa del divoto contemplante alcune specie, & imagini, che rappresentino più al vivo i misteri, che s’hanno da meditare, e destino più agevolmente la divozione del cuore. E queste imagini non solo rappresentano la Passione, e la Morte del Signore, à quel modo, che la raccontano gli Evangelisti, ma vi dipingono mille altri disegni, e ritratti, che non alterano la verità dell’historia, ma l’arricchiscono; nè ingeriscono cose false, ma possibili, e taciute forsi da gli scrittori del Vangelo, ò per amor della brevità, ò perche havessero i contemplativi occasione d’investigarle da loro stessi. Cosi osservano nelle loro meditationi il gran P. Agostino, il devoto Anselmo, & il nostro Serafico S. Bonaventura; e così anco la predicano sovente i dicitori Evangelici per movere, e destare maggior effetto negli animi degli uditori. E se questo è lecito à quei, che scrivono, ò raccontano semplicemente l’historia, maggior licenza si concederà in tutti i modi à quei, che la rappresentano con stile, & apparato di spirituale tragedia; perche in queste compositioni è di mestiero conservare la verità dell’historia, & osservare le regole della Poesia, à finche gli studiosi dell’arte non ne restino offesi, & i devoti della Passione non si stimino ingan-