Pagina:Il mortorio di Christo.djvu/121

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j<> ATTO SECONDO.

Tentato, e tentaior di me più accori».

Ti bafla il tuo furor per mille mo/lri D’auerno; anzi tù puoi l’arte,e l'inganno, Gtan Maejlro,infrenar giù ne gli abiffi : O' gran valor d'vn traditorperuerfo.

Ang. E/ io no'l lafciaro fincb'et lo fpirto Habbia nel petto-,ancorché creda,e fappia, Che per doti tempo, &t configli in damo.

Hai vinto pur,moflro crudele hai vinto ; £ tai'ì la vittoria, che non fpero Vincer più mai ne la cofiui faluezz.».

T)tm. Baffa vittoriane vii trionfo haurei, S'to di te fol trionfalorparuffi : De l’Alnjfimo il figlio, à cui voi fett Vihjftme farfalle,hoggi ho pur vinto.

Hor qual farà nel Cui fpirto più mai, Ch'opporfi ardifchi al mio valor fupremoì Ang. Bocca bugiarda,e infame,il verbo eterno Hoggi hai ih vinto, & hoggi,hoggt egli à Il Regno di Satan po/lo hà fojfopra (punto Se queflo ì il giuoco,oue,chi vince, perde , De la perdita tu* puoi ben vantane ; Dem.Che potè» far più Dio.per legar Giuda Con più amorofi lacci,e per difiorlo Dal tradimento ardito t il mal predifìe.

Otiti cader douea; lauogli i piedi Con le lagrime fue, più che con l'acquea Li fei Ugo,li baccCo.fe ftcjfo offerfe Al tradilor folto accidenti Orini: Amico lo chiamò nel tempo fl'ffo, Ch’ei lo tradì ; tù con mill'arti ancone T'oprafIi,per ridurle à miglior fenno, £ l'olio vi per de fi t in[iem*t* l'opra.