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lot, ATTO TER Z O.
SCENA PRIMA.
Demonio di Giuda, Belzebù,Aftarot- tc> & altri Demoni) fuggiti dall’Inferno.
S'io non haueffi entro’l mio petto il foco - ]nuifibil,che tri ir de,e mi tormiix, Haurrt (agio di far liìghi ppchtnni per quel grato [penatolo, eh'àgli occhi M ti diro h.t Giuda,*1 unge! fuopscan^i.
I^i ft’o và ptrquefìt ftlut errando , I> efferato, e confufo ; e di fofpiri L'aria d’intorno ingombra, e dt lamenti : fi buon Cuflode fuo, l’or me feguendo I)>l traditor.fe’n uà, comi chi s’habbia Perduto al giuoco ogni fuo hauer primiero i ©\ come chi dcpo’l naufragio, al lido Ignudo,e poco men che morto giunge, i furio f’g«e ; e fe tal'hor quell'empio Tenta uccider fefltfio,eilo ritiine A' uiuafoma: e lutto queflo in uano ; Che'l mal ì penetrato infino à l'effo.
ò}ual rapido torrente,che trabocche fuor del fuo letto , e le campagne innondi , Quanto più fi ritten,p>ù ogrihor s’ingrojfa; Tal fi uà Giuda al precipizio eterno, Dal gran feno di Dio pur dianzi ufeito : I tanto ì dal furor proprio foffinto, Ch’ai de/ptrato cere
