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SCENA PRIMA. ioj Sicurtà li iti timore , jl periglio e confetto , il freno ì /prone ; £ pervadergli il bene è indurlo alpeggio Ma che bombi /enfio,che terremoti } £ che negra voragine fi /copre A' gli occhi miei da quel buron fini tiro f Che zolfine fochi,! /in ini ahi che d'inftrnr Contra/egni fon quitti,e cento moflri Vedo fuggir dal Regno de la Morte , O' di notabil mal fini/in auguri .
De.ì.Pape Saiàn.papìSatàn Aleppi, De, 2. Cotan lo in/olentnfi à i regni altrui Vn reo di morte> De ^.To corro,io volo-,e /ernpre fon fenato f Alla.Belzebù,non fuggir, Bel^.Tù perche fuggi, A fi arotte auuihto à par degli al triì Afta. Non fuggé ringhi a'l fuggir non perdi.
Dem.O" bei guerrieri,! fiarpùo ben ficura Sotto li vofirf guardie il noSìro Trinci:' Vene fuggii» } equalnuoHo accidenti Occor/o e colà giù ?forfi s'aggiunge A l'antiche mi/erie altra Juentura T Afta.ltngue non gtouan qui,ma piedi,!penne.
Dem. lo timo,io timo,chi non fia pur quid* La tragedia dtl mal, che mi predtfie L'Angtl di Giuda, e voi fermate i pajft ,■ Ch'io non vi lafctarò,fin chi non /appi* Di così ttr ani, e infoltii accidenti Vhittoria tutta, i la cagienprimiera , £el{; Legato i il noftro Prence,e dati à/acco 1 the/oridìAbtfio,tmorti ìmorta: £ tal luce apparto irà l’ombre eterne r Ch'à par di Iti par tenebro/o il Sole.
£ 4 Os che
