Pagina:Il mortorio di Christo.djvu/171

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%/fi ATTOTERZO.

Perch'altri non pitia toccargli vn ptlo, Mor. Vedi,al macel come pian pian lo fpinge.

Giud. Come trivccidtrò ì Dtfp. Pedi fe’l fato Applaude ri tuoi ptnfier’.rio mancati irò chi Fer nuefie felue: & io la fune,e’l laccio Forti,ne vi penfauo\ o bel monte Senza noia,e tormento, Star folto Combra,& infcherzar col vento.

GÌud.Facciafi quanto vuoi.

Defp. Prendi la fune j Ch'altro non manca, Giud. Al collo infango almeno Legala lùich'io compirò nel retto.

Dtfp. Il faccio volani ter fperch’hxbbia parte Ne la tua gloria. O' mio caro con forte Quefl a collana del mio amor fi rii pigne.

Aggiongo il bacio:» ben còuien,cht l bacio, Che die principio à la tragedia,e al piato, Horvi dia fin con dtfufati applaufì.

Comanda,}’altro vuoi,eh’io vuò partirmi.

Giud. Dotte nevai > Defp.vò àprepararti il luogo Non dubitar,non pauentar.qutft'epra Vuopo hà di molto ardir,di poco fenno.

Gtud.V aitene pur, ch’io ti verrò d'apprtfio, Nemico à tutti, e di te fola amante .

Mor. Anch'io farò di qttefìt honori à parte'.

Ma in di [per alo petto Entrar non può con le fue grafie amore.

C'inà Doride cadèflt,Giudaìedoite,ahi lajjo, Giunto li vedil e cht diuerfa forte Succede ri tuoi già rifiatali honori ?