Pagina:Il mortorio di Christo.djvu/240

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SCENA QV A RTA. mj uiiten deltmi qui. Mar. Va figlio, ch'io Ni la lingua nì’lpi} può mcuer puffo.

Qh) tacendo (laro,Infoiando à gli occhi Spiegar cen pianti metti i miti dolori.

Niun dunque di noi l'vn l'altro afflili, Ma cot, Cinltrnevoci Ve' fuoi metti f enfitr feto fautlli .

ATTO QV INTO.

scena qjinta: Kìcodcnio,Soldato creduto Longino> i tanaglie,e maritili,t fcale,e unguenti, £ le ftfete, e le findont,e i fienali, £ foderato bagno , oue lattar fi hà d'indegno foz.z.ttre il fanto corpo, Pctrem pian piano d.r principio à t’opra.

Sol. Non è coflut, che vien Gioftpfe.

Nic, Et viene Noffro compagnonifuneral di ChrifU.

Giof. Lieto li veggio, o di co/lumi, e affìtti Conforme a' miei dtfiri, t amato, e amarne.

Ma dotte vien cottiti, che parche fia Latin quanto al vettir.G'eco à le chiome: Nic. Titl conofci Gtofeppe,ti ti conofce, £ t’addito pria che giungeffe à noi.

IÙ faldato dt Cefare} hot dt Chrifio, £par.