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Pagina:Il mortorio di Christo.djvu/87

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ér ATTO PRIMO.

Far puoi dentro l’Inferno il Puradifr, Z uoi dateli /pirli, Chinar Alt l’efiequie del mio Tiglio, Anzi dtl voflro Dio,piangete in tanto, Mentre in me Madre affliti»

Vitn men !» vita,e fecco è il mar dtl piato.

l Ud . Ahi come venne meno .* Ahi come fredda, impallidita, e [morta I La/ciò cader fi à l» forella in feno.

Gjau.Signer»,afcoli» i nofiripianti,& afri I tuoi pielofi lumi , e ft non puoi r Minici teca,e non lafciarct in grembo A sì difgratiata, afpra fuentnra .

Ahi che non fente,hor s’ella c moria,i morv Di fpafmo,e di mar/ero S"è tramortii»,i vo ridurla ni fenfa Con l’acqua delmiopianto : ©' lagrtmeuol enfo, Cadde la M»dre at morto Figlio a canto l 2d.Cl.Come ritornerà,mentre qùìrefi»

A rimirar [penacelo j;fiero ?

Tolgafi la cagion de’fuoi tormenti Vagli occhi almen, [e non fi può dal cere, Ciau.Che dunque far douiamUhe ci configli f M.Cl.Chefi conduciti, oue qui fr effe fgorga Vn torbìàettn, t languido rufcello Di fotta’l pii d’vnfuneral ciprejfo »

Quìfi rifiori : e noi doucm ftà tanta Frender coraggio, e medicar nei ptffi: Che mal con fola Altrui,chi piange,e gemi, Appoggia,Suore,il tuo cadente capo So pra l mio petto.ft pur finti i e vai Al addaleuaj Giouanni,