Pagina:Il parallelismo di Clifford negli spazii ellittici.djvu/32

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26 G. Fubini


Poichè noi potremo immaginare le , le e e le come parametri di scorrimento di tre rette dello spazio curvo. Poichè per le (α) si ha la retta descrive (§. 6) una sviluppabile, cioè inviluppa una curva ; e, poichè per le (α)

la retta è precisamente la binormale a questa curva nel suo punto generico; e poichè

la retta è precisamente la normale principale alla curva nel suo punto generico.

Questi ultimi ragionamenti si potrebbero fare anche se nulla si sapesse circa alle torsioni di e di ; ma in tal caso non si potrebbe più dire che, se è l’arco della , si ha . Se noi supponiamo invece che e per maggior semplicità supponiamo che , allora si vede subito che ; infatti si è visto che in uno spazio a curvatura , l’arco è definito da

Che la differenza costante sia non toglie la generalità; che se fosse una costante distinta da si avrebbe, come si intende facilmente, una curva di uno spazio ellittico a curvatura differente da . (Del resto con una similitudine si può sempre passare da una tal coppia di curve a una coppia di curve, per cui sia ).

Dimostrato che la corrisponde alle , con uguaglianza di arco, le (α) confrontate con le (14) dimostrano il nostro teorema completamente.