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Pagina:Il podere.djvu/129

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— Io mi faccio il segno del cristiano; perchè questa è grazia, di Dio! — disse Picciòlo.

E si segnò, mentre gli altri aspettavano che cominciasse.

I contadini, ora, per non perdere troppo tempo, mangiavano nel campo. La mattina, le ore affaticavano meno; ma verso il mezzogiorno, pareva impossibile che quegli uomini potessero resistere sotto il sole. Moscino, per fare il bravo, camminava a piedi nudi sopra gli spunzoni del grano segato.

Negli altri poderi accanto, le ragazze lavoravano quanto gli uomini. Una sposa giovane, incinta, con le guance accese e sudate si sollevava di quando in quando, per guardare il grano ancora ritto; e rificcava sotto il mento i nodi della pezzola, che le ricopriva tutta la fronte; mentre le trecce dei capelli, senza forcelle, si allentavano sopra la nuca.

Una brocca d'acqua era nascosta all'ombra, sotto i pampini d'una vite; con due fiaschi di vino chiaro ed agro.

La sferza del sole era insopportabile; gli occhi s'infiammavano, la bocca e la gola doventavano asciutte. Allora, qualcuno lasciava la falce e s'incamminava alla vite, metteva la bocca al fiasco e beveva parecchie sorsate. Ma s'indugiava per riposarsi, guardando gli altri. Le donne gli sorride-